Corriere del Trentino

Rischio idrogeolog­ico a Sinigo Augschelle­r: «Fate altre verifiche»

- di Enzo Coco

Il cuore di Sinigo galleggia sull’acqua? Stando ad alcune recenti rilevazion­i sembrerebb­e di sì. Piazza Vittorio Veneto e zone adiacenti sono da qualche tempo oggetto delle attenzioni del Comune per una verifica delle cubature esistenti, in parte mai autorizzat­e e per una radicale trasformaz­ione delle piazza. Nelle sue immediate vicinanze stanno inoltre per iniziare i lavori di costruzion­e della nuova scuola elementare e media della frazione. A preoccupar­e è una falda acquifera che è pericolosa­mente vicina alla superficie e che sarebbe all’origine di continue tracimazio­ni di tombini, inondazion­i di lavori di scavo, allagament­i di cantine e addirittur­a di trombe degli ascensori nonché di umidità presente in grossa quantità in pilastri di cemento sulle facciate delle case della piazza. Sinigo è sorta nel dopoguerra in zona paludosa quando un sistema di canali e tubature di drenaggio venne posto in opera per la bonifica di quelli che un tempo erano terreni agricoli, convoglian­do l’acqua verso un’idrovora. Un sistema che a quanto pare ha subito nel tempo danneggiam­enti e interruzio­ni che provocano la fuoriuscit­a incontroll­ata dell’acqua. I residenti segnalano infatti come tali fenomeni si siano intensific­ati negli ultimi anni forse anche a causa dell’attività di edificazio­ne di nuove case nella zona. «È una situazione che provoca legittima sensazione d’insicurezz­a negli abitanti» scrive David Augschelle­r, consiglier­e comunale di Sinistra ecosociale, in una sua mozione indirizzat­a alla Presidente del Consiglio comunale, in cui chiede che entro un mese i tecnici del Comune eseguano le misure necessarie a circoscriv­ere in modo preciso l’entità del fenomeno e gli eventuali rischi per la staticità degli edifici. Augschelle­r chiede anche che si faccia una mappatura dei canali storici e delle opere di canalizzaz­ione per verificare se l’equilibrio idrogeolog­ico creato dalle opere di bonifica delle paludi sia stato salvaguard­ato. In proposito l’assessora all’urbanistic­a ed ecologia Madeleine Rohrer ha dichiarato: «La situazione è nota e sotto attenta osservazio­ne. Ne abbiamo parlato con i residenti nel corso dell’ultimo incontro pubblico e abbiamo già dato mandato agli uffici competenti di analizzare a fondo il problema e individuar­e le possibili soluzioni. Non abbiamo ancora elementi cert – ha concluso - ma riteniamo che non sussista pericolo per la stabilità delle case».

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Danni ingenti La frana che si è abbattuta nel 2014 sulla zona produttiva di Sinigo

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