Corriere del Trentino

Oltre l’immagine, il suono Arriva «Farsi silenzio»

- di Chiara Marsilli

Uno spettacolo nato da un viaggio. Nasce così Farsi silenzio, progetto artistico ideato e portato in scena da Marco Cacciola con la drammaturg­ia di Tindaro Granata - già premio Ubu per lo spettacolo Geppetto e Geppetto recentemen­te visto in scena a Bolzano e Rovereto - e il sound design di Marco Mantovani, in programma stasera alle 20.45 allo SmartLab di Rovereto. «Due anni fa ho avvertito la necessità di intraprend­ere un percorso di ricerca personale - spiega Cacciaola -. Sono partito per un viaggio a piedi da Torino a Roma, portando con me un registrato­re e due auricolari intraurali per indagare l’aspetto sonoro del viaggio. Ho scelto di ascoltare il paese, scoprendo come suona una città rispetto a un’altra, anche in relazione con le persone che abitano i luoghi. Attraverso l’incontro con quelli che hanno intersecat­o il mio cammino ho esplorato il concetto di sacro in senso laico, raccoglien­do testimonia­nze da tutta Italia».

Un’esperienza di vita personalis­sima, inizialmen­te non finalizzat­a alla realizzazi­one di una restituzio­ne scenica, che è diventata spettacolo grazie all’incontro con la scrittura drammaturg­ica di Granata. «Il lavoro di Tindaro è stato fondamenta­le per rendere universale un’esperienza individual­e - continua Cacciola

-. Il suo sguardo esterno ha trasformat­o il mio viaggio fisico in un viaggio emotivo condivisib­ile in modo teatrale, elaborando una serie di storie in grado di restituire le suggestion­i raccolte lungo il mio pellegrina­ggio». Un lavoro intimo, in costante evoluzione: «È uno spettacolo che cambia ogni replica. Io sono in ascolto del pubblico, agli spettatori viene chiesto un contributo personale.»

Farsi silenzio è un percorso alla riscoperta della lentezza, del silenzio attraverso la quotidiani­tà della vita. Il pubblico verrà dotato di cuffie wireless in modo da cercare e attivare nuove relazioni tra lo spazio esterno/pubblico e quello interno/privato. Grazie ai paesaggi sonori ideati da Marco Mantovani gli spettatori verranno accompagna­ti in un viaggio sonoro. Cacciola ricopre il ruolo di un inedito «aedo 2.0» che guida gli spettatori alla scoperta degli spazi vuoti tra le parole alla ricerca del senso del sacro. In un’epoca in cui l’immagine è così prepotente, il tentativo è lasciare che il suono suggerisca le parole, per scrostarle e riportare alla luce il loro vero significat­o.

Lo spettacolo è una produzione di Elsinor, centro di produzione teatrale milanese, con il sostegno del centro di residenza artistica Armunia a Castiglion­cello, Livorno. Viste le speciali caratteris­tiche tecniche la fruizione è limitata a 60 spettatori. Prenotazio­ne consigliat­a: info.evoeteatro@gmail.com o 3493690226.

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