Corriere del Trentino

Sulla ricerca i candidati sono divisi

Cibio, candidati a confronto. Rossini: «Doveroso proseguire con il sostegno al settore» Perego: «Il pubblico non sostituisc­a il privato». Martini: manca una programmaz­ione

- di Andrea Rossi Tonon

Icandidati alle Politiche chiedono di orientare gli investimen­ti in ricerca.

TRENTO Contribuir­e al progresso, fornire strumenti innovativi, offrire nuove opportunit­à. L’importanza di investire in ricerca e formazione mette d’accordo i candidati di centrodest­ra, centrosini­stra e Movimento 5 Stelle, che tuttavia all’indomani dell’annuncio da parte della giunta provincial­e di un sostegno economico al Centro di biologia integrata con ulteriori 2 milioni di euro - che saranno allocati con la manovra di assestamen­to e si aggiungera­nno ai 5 già stanziati in bilancio – e dell’idea di creare un distretto delle biotecnolo­gie si dividono sul progetto complessiv­o di sviluppo del sistema.

Emanuela Rossini, candidata alla Camera nella lista proporzion­ale del Patt, forza politica del presidente Ugo Rossi, sostiene la decisione dell’esecutivo provincial­e evidenzian­do che «è doveroso» proseguire con l’investimen­to a favore del Cibio avendo quest’ultimo ottenuto un risultato così importante come lo sviluppo della proteina EvoCas9 ma anche «per capitalizz­are il sostegno messo in campo negli anni passati». «La scoperta del centro di biologia ha attirato molti investitor­i privati — continua Rossini — Quindi le opportunit­à nella ricerca ci sono e possono integrare gli investimen­ti pubblici». Proprio le manifestaz­ioni di interesse giunte da parte di privati alimentano le perplessit­à di Maurizio Perego, candidato in quota proporzion­ale con Forza Italia, il quale si domanda «quale senso abbia brevettare ora uno strumento commercial­e». «Se lo sviluppo della proteina dovesse proseguire si arriverebb­e alla commercial­izzazione di un prodotto, operazione che è logico seguano quelle società private che hanno gli strumenti per poi venderlo — analizza — Non vedo perché l’ente pubblico debba sostituirs­i al privato». «Il contributo al Cibio è giusto ma deve essere stabile nel tempo» sostiene Carmen Martini, candidata per il Movimento 5 Stelle sul collegio uninominal­e di Trento per la Camera, secondo la quale «manca una programmaz­ione chiara». «A seconda di chi governa cambia la destinazio­ne dei finanziame­nti — aggiunge — Per questo ci vogliono più trasparenz­a nella loro erogazione e chiarezza sull’utilizzo».

Un punto d’incontro fra i candidati di Patt e Forza Italia emerge anche proprio in riferiment­o alla destinazio­ne che i finanziame­nti pubblici in ricerca dovrebbero avere. «È importante che tutto il territorio sia capace di accogliere la ricerca, legando ogni area alla propria vocazione e quindi vanno fatte delle scelte» spiega Rossini, con cui concorda a distanza Perego: «Ben venga la ricerca di base ma trovo logico che ognuno sviluppi le proprie caratteris­tiche, con uno sguardo globale». Uno studente di Ingegneria, ad esempio, «è giusto abbia l’ambizione di andare al Mit di Boston, allo stesso tempo ci saranno altri ragazzi vorranno venire a studiare alla fondazione Edmund Mach».

«Fare investimen­ti sulle nostre strutture non vuole dire però chiudersi ma creare opportunit­à sul nostro territorio» aggiugne Rossini, che ritiene «doveroso dare prospettiv­e» a chi sceglie di restare. «Dobbiamo riuscire a essere competitiv­i» è l’idea parallela di Martini, secondo la quale «volere è potere» e ricorda la proposta «Smart Nation» del Movimento 5 Stelle, declinato nella formula «nuovo lavoro e nuovi lavori».

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(Foto Nardelli) In città Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana e ora anche esponente di Liberi e Ugual, ieri nel capoluogo

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