Giorno del ricordo, anniversario a Trento e Rovereto
Molte le iniziative in programma oggi: dalle cerimonie ufficiali allo spettacolo teatrale
TRENTO «Quei mesi di vita sospesa, non più casa e non ancora del tutto altrove, furono da me vissuti con un profondo senso di irrealtà, non con particolare sofferenza. […] È così che ricordo la mia Fiume — le sue rive ampie, il santuario di Tersatto in collina, il teatro Verdi, il centro dagli edifici cupi, Cantrida — una città di familiarità e distacco. Tuttavia quei timidi e brevi approcci, pervasi di intensità e lontananza, hanno lasciato in me un segno indelebile». Con questa capacità evocativa, in
Verde Acqua Marisa Madieri rievoca la sua infanzia, segnata dall’esperienza dell’esodo da Fiume.
Oggi è il Giorno del ricordo, istituito «per conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell’esodo degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra, e della più complessa vicenda del confine orientale». Un dramma consegnato all’oblio per 60 anni, un silenzio che Claudio Magris ha definito «oltraggioso».
In Trentino l’anniversario sarà commemorato con diverse iniziative. Il ricordo ufficiale inizia stamattina a Rovereto con la messa alle 10 nella chiesa di Santa Caterina, cui fanno seguito gli interventi del sindaco Francesco Valduga, di Annamaria Marcozzi Keller, consigliera dell’Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, di Anna Grazia Giannuzzi in rappresentanza del Commissario del Governo. Alle 11, in largo Vittime delle Foibe, sarà poi deposta la corona alla lapide commemorativa.
Si continua alle 15 a Trento con la messa presso la Basilica di San Lorenzo, alle 16 in largo San Francesco con la deposizione della corona al monumento Vittime delle Foibe, mentre alle 17 a Palazzo Geremia avrà luogo la cerimonia ufficiale con il sindaco di Trento Alessandro Andreatta, il presidente del comitato provinciale Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia Roberto De Bernardis, il commissario del Governo Pasquale Gioffrè, il direttore del museo storico del Trentino Giuseppe Ferrandi. Il ricordo proseguirà alle 20.30 al teatro Portland con la compagnia 2Giga-Teatro musicato che metterà in scena l’atto unico di Gloria Gabrielli Istria 1943: John mene: un grido nel buio. La storia è quella di Erminio Girardelli, maestro elementare, che dal Trentino finisce ad insegnare in Istria. La Fondazione museo storico propone invece il laboratorio didattico Storia del confine orientale, dalla Grande Guerra all’esodo istriano. Sono da menzionare inoltre le mostre bibliografiche proposte da alcune biblioteche trentine: Ala, Levico Terme e Borgo Valsugana.