Trento sfida Cantù Molin vuole difesa «Sarà decisiva»
TRENTO Bissare la vittoria ottenuta a Brescia per rilanciarsi definitivamente in zona playoff. È questo l’obiettivo dell’Aquila che stasera — palla a due alle 20.30 — ospiterà Cantù prima di andare il «letargo» fino al 4 marzo causa Final Eight di Coppa Italia e pausa nazionali. La Red October arriva al PalaTrento occupando l’ottavo posto in classifica con un bilancio complessivo di 9 vittorie e altrettante sconfitte, ma reduce dallo stop nel sentito derby lombardo con Varese che per la prima volta in stagione ha costretto i brianzoli a perdere due partite consecutive.
La squadra allenata da coach Marco Sodini, che aveva iniziato la stagione da assistente allenatore, fa di alto ritmo e talento offensivo le proprie caratteristiche principali: Randy Culpepper (miglior marcatore dei suoi a 17,9 punti e quasi 4 assist di media) si è infortunato alla mano destra la scorsa settimana. Se dovesse rinunciare al suo esterno americano l’attacco della Red October rimarrebbe di grande pericolosità perimetrale con Jeremy Chappell, mentre Jaime Smith è un playmaker di tempra e mano infuocata (14,1 punti e 4,3 assist di media). Sotto canestro attenzione alla qualità balistiche e all’energia di Christian Burns (14,3 punti e 9,4 rimbalzi), alla potenza e l’atletismo di Charles Thomas (10,5 punti) e alla stazza di Andrea Crosariol (12 punti all’andata, 9,2 di media con 4,4 rimbalzi).
In casa Trento rientra Jorge Gutiérrez, dopo aver scontato due turni di squalifica. «La chiave della nostra partita può essere ancora una volta la difesa — ha detto Lele Molin, assistant coach — , a maggior ragione quando si affronta una squadra di alta pericolosità offensiva come Cantù che ha il miglior attacco del campionato».