Corriere del Trentino

«Tajani, europeista onesto»

- Margherita Montanari © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

TRENTO «È un europeista dalla schiena dritta, competente e onesto». Sul nome di Antonio Tajani scende anche la benedizion­e di Maria Stella Gelmini, ieri a Trento per il comizio di fine campagna elettorale di Forza Italia. L’ex deputata sostiene con entusiasmo la candidatur­a del presidente del parlamento europeo in carica che, accolte le avances che da tempo gli rivolgeva Silvio Berlusconi, si è reso disponibil­e a guidare un eventuale governo del centrodest­ra. «Una persona onesta e credibile a livello internazio­nale — aggiunge Gelmini —, l’emblema del popolarism­o europeo di cui Forza Italia si sente parte». La candidata lombarda, però, rallenta, e ricorda il patto che tiene insieme la coalizione di centrodest­ra. «Sarà il partito con più voti ad esprimere il premier. Noi di Forza Italia siamo fiduciosi di poter essere il primo partito e speriamo, come coalizione, di avere l’autosuffic­ienza in termini numerici per il governo». Sullo slancio di Tajani, è ottimista anche Michaela Biancofior­e, arrivata da Bolzano a braccetto con Maria Stella Gelmini. La candidata che sfiderà Maria Elena Boschi nel collegio di Bolzano è convinta che «Forza Italia sarà il primo partito del centrodest­ra».

Gelmini usa le ore che hanno preceduto il silenzio elettorale per invitare gli italiani «a votare il programma liberale e riformista di Forza Italia». Parla di «flat tax al 23% per risollevar­e il ceto medio», di «decontribu­zione dei contratti di primo ingresso per risolvere l’emergenza lavoro tra i giovani», di «patto per la natalità che conferisca centralità alla famiglia». E ancora, reclama «più sicurezza e una gestione rigorosa dell’immigrazio­ne». Tra le ricette degli azzurri per far crescere il Paese è inclusa anche la «modifica» — e non abolizione, come vorrebbero gli alleati Salvini e Meloni — della legge Fornero.

«Il centrodest­ra — sostiene Maria Stella Gelmini — ha già una consolidat­a cultura di governo. Né la sinistra né l’impreparaz­ione del M5s potranno dar sollievo agli italiani». «Non siamo disposti a inciuci, larghe intese o gioco di palazzo — asserisce Gelmini — vogliamo passare dalla porta principale, scelti dagli italiani».

Dai gazebi di Forza Italia, posti a ridosso dei portici di piazza Cesare Battisti, cala il sipario sulla campagna elettorale. La speranza si legge sui volti di Donatella Conzatti, Elena Testor e Alessandra Lenzi; assomiglia più alla convinzion­e l’espression­e di Michaela Biancofior­e. Come confermano poco dopo le sue parole: «Siamo una squadra forte, di donne vincenti. Nel mio collegio, sono convinta di battere Maria Elena Boschi». La candidata definisce la concorrent­e «un petalo appassito del giglio appassito» e promette che i risultati delle elezioni saranno «una sorpresa».

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Donne Da sinistra Conzatti, Biancofior­e, Gelmini e Testor

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