Cresce l’insicurezza, soprattutto nelle città
L’Astat: in 8 anni aumentato del 6,3% il timore tra i residenti. Valli più «tranquille» dei grossi centri Una donna su tre ha paura ad uscire sola la sera. Vagabondaggio e vandalismo, fenomeni più notati
BOLZANO Cresce in Alto Adige la percezione di insicurezza dei cittadini. Il dato emerge dall’indagine multiscopo sulle famiglie realizzata dall’istituto provinciale di statistica Astat. Rispetto all’Indagine multiscopo del 2009, la percentuale di chi afferma di sentirsi «molto sicuro» ha subito un calo di oltre 8 punti percentuali.
Rispetto al precedente sondaggio, inoltre, la percezione di insicurezza risulta essere aumentata, dal punto di vista statistico, di 6,3 punti percentuali, e la differenza è particolarmente marcata fra le città e le zone rurali: nelle aree maggiormente urbanizzate, infatti, la sensazione di poca sicurezza è il doppio rispetto al resto del territorio (28,5% contro 15,2%), e anche fenomeni come prostituzione, consumo di droga, vagabondaggio e vandalismo sono molto più presenti. Una donna su tre, infine, non si sente al sicuro quando cammina al buio per le strade del proprio quartiere.
Complessivamente, comunque, circa tre quarti degli altoatesini afferma di sentirsi sicuro. Alla domanda posta dall’Astat nel sondaggio — «Lei quanto si sente sicuro camminando per la strada quando è buio ed è solo nella zona in cui vive?» — il 24,6% delle persone ha risposto con «molto sicuro» e il 48,1% con «Abbastanza sicuro». Il 15,3% ha invece risposto «poco sicuro» (erano l’11,4% nel 2009) ed il 5,1% si è detto «per niente sicuro» (in precedenza solo il 2,7%). Ci sono comunque notevoli differenza tra i comuni urbani, dove si sente «molto sicuro» solo il 9,3% dei residenti, ed i paesi rurali, nei quali invece la percentuale sale al 34,4%. Allo stesso modo, la parte di chi si sente «poco o per niente sicuro» è due volte più alta nelle città che nelle aree rurali: il 28,5% degli intervistati contro 15,2%.
Oltre alle dimensioni dei centri di residenza, i dati vengono influenzati anche dall’identità sessuale degli intervistati: l’85,1% dei maschi si sente infatti «molto o abbastanza sicuro» quando cammina nel buio per le strade del proprio quartiere, mentre la quota corrispondente delle donne si rivela, con il 60,7%, decisamente più bassa. Inoltre solo le donne, con un 6%, hanno risposto «non esco mai da sola».
La sensazione di insicurezza percepita aveva comunque avuto un’impennata nel 2015, con valori doppi rispetto a solo due anni prima, mentre ora sta tornando a scendere. «La letteratura scientifica riguardante la percezione della sicurezza ha evidenziato come non vi sia correlazione tra dato statistico ufficiale sulla criminalità e percezione di sicurezza dei cittadini — ricordano i ricercatori dell’Astat in una nota di presentazione dei risultati — e quindi anche il dato del 2015 è di difficile interpretazione».
In merito alle tipologie dei reati, comunque, il vagabondaggio e il vandalismo sono i fenomeni di degrado che vengono percepiti con maggior frequenza dalla popolazione altoatesina nella zona in cui si abita. Tuttavia si possono evidenziare delle differenze tra comuni urbani e rurali: il 26,4% delle persone nelle città rispetto al solo 8,4% nei paesi dichiara di vedere atti di vandalismo. Le persone senza fissa dimora vengono viste nelle città dal 45,2% delle persone, mentre nei comuni rurali questo valore è molto più