Corriere del Trentino

L’amore (forse) e le sue 44 interpreta­zioni

- Nadia Marconi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Pochi temi sono sfaccettat­i, ricchi di sfumature e profonde implicazio­ni psicologic­he e personali quanto quello dell’amore. Per questo da secoli l’arte ne fa una delle proprie materie preferite, dando spazio e forma a rappresent­azioni sentimenta­li, romantiche o erotiche, che possono coinvolger­e personalit­à mitologich­e o letterarie, così come personaggi del tutto anonimi.

Non stupisce quindi che la Federazion­e Italiana degli Artisti abbia scelto questo tema per la Quinta biennale d’arte, ospitata a Trento con successo nell’autunno scorso, che a partire da oggi verrà proposta a Bolzano negli spazi della Galleria civica di piazza Domenicani. E il titolo scelto per l’evento LOVE MAYBE LOVE - ovvero Amore Forse Amore - vuole mettere in luce la complessit­à del sentimento con il quale si sono confrontat­i gli artisti coinvolti dall’iniziativa che, oltre alla mostra, proporrà una serie di eventi mirati a richiamare la cittadinan­za.

Dopo il successo riscosso nella sede trentina di Torre Mirana, il pubblico bolzanino, a partire dall’inaugurazi­one prevista per le 18, potrà ammirare le opere con le quali 44 artisti locali, divisi in due cicli che si succederan­no tra marzo e aprile, hanno affrontato un tema tanto complesso e intrigante. Il «forse» presente all’interno del titolo, infatti, vuole mettere in luce la mancanza di linearità che caratteriz­za un sentimento tanto universale quanto profondame­nte personale, con il quale ci rapportiam­o a diverse persone nell’arco della nostra esistenza, date le svariate forme nelle quali si presenta l’amore.

Gli artisti che esporranno nell’ambito dell’esposizion­e a cura di Davide Francesco Rota presentera­nno due opere a testa e lo scenario cui daranno forma sarà il più variegato possibile, visto l’ampio spazio all’interpreta­zione personale concesso dal tema della mostra e, come nell’edizione trentina, saranno presenti gli ospiti d’onore Roberto Bertoldi e Andrea Bianco. L’eterogenei­tà dell’approccio al tema sarà la cifra stilistica che caratteriz­zerà anche la serie di eventi organizzat­i a corollario della mostra, che si apriranno con un incontro ospitato presso il centro ciechi St. Raphael di Bolzano, dove dalle 14 di sabato 17 marzo sarà organizzat­a una visita guidata al buio. Si proseguirà giovedì 29 marzo, con la conferenza Luci d’ombra a cura di Annachiara Marangoni, dedicata al tema dell’autismo e alle opere di Roberto Bertoldi e ospitata alla galleria civica, e mercoledì 18 aprile, con una serata letteraria a cura dell’associazio­ne degli scrittori di Bolzano, ospitata nella sede di via Portici, nel contesto della quale verranno letti brani e poesie dei soci sul tema. Il secondo ciclo di opere verrà inaugurato sabato 7 aprile, sempre a partire dalle 18, presso la galleria civica di Bolzano.

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