Corriere del Trentino

SFortunato Depero

Rovereto Torna, allo Zandonai, lo spettacolo di Elementare Teatro In scena l’uomo e l’artista, le difficoltà economiche e la moglie Rosetta

- Chiara Marsilli

Il Teatro Zandonai come cornice d’eccezione di uno spettacolo che torna a far parlare di sé. In questo caso la metafora è più che calzante: martedì alle 20.45 calcherà il palcosceni­co dello storico spazio artistico di Rovereto lo

sFortunato Depero di Elementare Teatro. Un lavoro, ispirato alla vita e alle opere dell’artista Fortunato Depero, che esattament­e un anno fa debuttò in sold-out presso l’Auditorium Melotti all’interno della rassegna Altre Tendenze del Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento. Si tratta in qualche modo di un doppio ritorno. Non solo infatti sFortunato Depero torna nella città della quercia, ma proprio in quel teatro, nell’ottobre del 1936, il pittore, scultore e designer trentino organizzò una serata evento speciale intitolata All’insegna

della tavolozza che suscitò grande curiosità grazie alla genialità imprevedib­ile e istrionica di Depero.

Il Teatro Zandonai non è l’unica istituzion­e roveretana coinvolta nella serata di spettacolo. La stessa drammaturg­ia è infatti nata da un lungo e attento lavoro di ricerca grazie alla collaboraz­ione con l’archivio del Novecento del MART di Rovereto. La drammaturg­a e regista Carolina De La Calle Casanova ha potuto accedere al diario personale dell’artista e a migliaia di lettere datate tra il 1914 e il 1955: materiale prezioso che ha permesso di ricostruir­e la biografia di Depero scoprendon­e le interruzio­ni produttive, i deficit economici, le revoche di incarichi e altre problemati­che relative anche allo scarso riconoscim­ento che ricevette in vita. Una serie di eventi sfavorevol­i che paradossal­mente favorì la trasversal­ità artistica di Depero stesso, portandolo a reinventar­si costanteme­nte e a sperimenta­re nuovi linguaggi. Il delicato gioco di parole del titolo tradisce l’intento dello spettacolo. Dell’artista trentino non interessa tanto ripercorre­re il percorso profession­ale, che spaziò dalla pittura alla sculdori, tura, al teatro, alla pubblicità e al design, quanto piuttosto mettere in luce l’aspetto personale dell’uomo che riuscì a reagire agli ostacoli che incontrò sul suo cammino.

In questo ritratto così intimo spicca la figura della moglie di Depero: Rosetta Ama- preziosa collaborat­rice, manager, musa e compagna di una vita. Una donna che sostenne, incoraggiò e difese incessante­mente l’opera e la profession­e del marito, dando con la sua presenza un contributo fondamenta­le in senso sia morale che pratico. Non solo seguì il marito nella sua avventura a New York alla fine degli anni ‘20 e imparò inglese e francese per riuscire a mantenere costanti contatti con committent­i e colleghi stranieri, ma fu anche importante braccio destro nella realizzazi­one materiale di quei cuscini, panciotti e arazzi futuristi che rappresent­ano il nucleo maggiormen­te rappresent­ativo della cifra stilistica di Depero.

In scena, Corinna Grandi è Rosetta Amadori e Andrea Pinna e Federico Vivaldi vestono entrambi i panni di Depero. Ulteriore presenza roveretana, ad arricchire lo spettacolo, è la partecipaz­ione dal vivo del Coro Voci Roveretane dirette dal Maestro Federico Mozzi, che torneranno sul palco assieme alla compagnia Elementare Teatro dopo il successo avuto in occasione del debutto dello spettacolo.

 ??  ?? Il ritorno Lo spettacolo sFortunato Depero, previsto martedì sera nel cartellone del Teatro Zandonai di Rovereto, ha debuttato un anno fa all’Auditorium Melotti registrand­o un gran successo di pubblico
Il ritorno Lo spettacolo sFortunato Depero, previsto martedì sera nel cartellone del Teatro Zandonai di Rovereto, ha debuttato un anno fa all’Auditorium Melotti registrand­o un gran successo di pubblico

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