«La quotidianità deve essere la nostra bussola»
Vertice a Palazzo Thun dopo il voto. Scintille sul web tra Bozzarelli e Pattini
Più attenzione alle piccole cose, più incisività nelle decisioni, più coesione. Questi gli imperativi dettati dalla maggioranza comunale per i prossimi mesi.
TRENTO Parola d’ordine: fare più attenzione alle piccole cose. Intervenendo «in modo più concreto» nelle questioni quotidiane. E cercando di dialogare di più con i cittadini.
Mentre a livello provinciale il centrosinistra autonomista attende gli sviluppi in casa Pd e Upt per mettersi attorno al tavolo e analizzare la debacle di domenica scorsa, a Palazzo Thun la coalizione guidata dal sindaco Alessandro Andreatta ha «anticipato i tempi». E sabato mattina si è ritrovata per fare il punto della situazione (assenti i quattro di Insieme Trento, che ieri si sono confrontati con il primo cittadino «in separata sede»). Con qualche elemento positivo — la tenuta della città nel «disastro» pressoché generale — ma con qualche aspetto di preoccupazione che, soprattutto in vista dei prossimi appuntamenti, non potrà essere ignorato.
Un dibattito, quello di sabato, che ha impegnato i consiglieri «solo» in mattinata. Ma tanto è bastato per mettere in fila alcuni punti fermi dell’azione della coalizione per i prossimi mesi. Sul piatto, in particolare, i temi cardine che hanno segnato la campagna elettorale, in città ma non solo: la sicurezza, il decoro, il degrado urbano, ma anche la disoccupazione e l’immigrazione. In questo senso, la maggioranza comunale ha condiviso l’intenzione di muoversi più rapidamente nella ricerca di soluzioni per i problemi sollevati dai cittadini, intervenendo «in modo più concreto» e veloce di fronte alle segnalazioni. E mettendo in atto iniziative anche quotidiane, come la presenza di custodi nei parchi cittadini o il rilancio della squadra di pronto intervento. Cercando di impegnarsi di più nello «spiegare» alla gente decisioni, indicazioni, fenomeni in atto. Con una consapevolezza: se i grandi progetti attirano l’attenzione ma lasciano «tiepidi» gli animi, a far arrabbiare i cittadini sono soprattutto i problemi più vicini a casa, come le buche per strada, i rifiuti abbandonati, i marciapiedi da mettere a posto.
Non solo: nell’incontro di sabato la coalizione ha predicato maggiore coesione. «Basta scagliarsi l’uno contro l’altro» è stato il monito. Con un appello a muoversi in modo unitario e non «ognuno per conto suo».
Invito che, però, non sembra aver trovato terreno fertile, visti i malumori provocati in casa autonomista dall’intervista rilasciata dall’esponente dem Elisabetta Bozzarelli a Il Dolomiti, nella quale la consigliera prospettava un azzeramento di coalizione, nomi e simboli. «Le guerre intestine e l’uso della ghigliottina non sono condivisibili dopo una sconfitta elettorale» ha scritto infatti in un post su Facebook Alberto Pattini. «In campagna elettorale — ha aggiunto il capogruppo del Patt — abbiamo lavorato insieme spalla contro spalla. E ora perché diventare alternativi? In questi casi ci si confronta, ci si rimbocca le maniche come abbiamo fatto sabato in maggioranza, ma non ci si mette al tavolo tra i partiti della coalizione pensando di cambiare candidato presidente in Provincia o cambiare coalizione o di defenestrare chi ha un’età con esperienza amministrativa. In questo modo si dà l’immagine di non capire i veri temi della sconfitta. La storia insegna che i vari Robespierre e altri a forza di usare la ghigliottina come metodo politico alla fine sono stati ghigliottinati pure loro».
E in tema di vivibilità cittadina, intanto, il mondo musicale di Trento lancia una raccolta firme per limitare, «nelle poche ore annue dedicate alla stagione concertistica della Società Filarmonica di via Verdi», la diffusione di «colonne sonore amplificate a fini commerciali e l’organizzazione di ritrovi all’aperto», che «rendono impossibile un dignitoso ascolto».
L’iniziativa Il mondo della musica chiede il silenzio durante i concerti alla Filarmonica