L’ambientalismo trentino negli archivi di Borzaga
L’ex presidente del Wwf: una raccolta nata per caso
TRENTO È trascorso un anno da quando la Provincia autonoma di Trento ha acquisito l’archivio di Francesco Borzaga, fondatore ed ex presidente della sezione trentina dell’associazione ambientalista Wwf. Ora, dopo mesi di lavori, verrà presentato domani l’inventario dell’imponente documentazione offerta da Borzaga.
Sarà un momento all’insegna della condivisione della conoscenza la presentazione delle carte dell’archivio, curato dalla Soprintendenza per i beni culturali. Un lavoro di catalogazione, di un fondo di 501 unità archivistiche, che costituisce un’opportunità per conoscere i tratti rilevanti delle attività svolte dalle sezioni trentine di Italia Nostra e Wwf, organizzazioni impegnate da sempre per la tutela, la valorizzazione e la promozione dell’ambiente come la salvaguardia dell’orso bruno delle alpi e la battaglia per la difesa della valle di Genova, che ha impedito, come ricorda Borzaga, «la costruzione di un impianto idroelettrico, allora giudicato uno dei più grandi d’Europa».
La conservazione della documentazione tecnica e fotografica in forma di archivio, confessa Borzaga, «nasce quasi per caso dall’abitudine di riporre il materiale di lavoro negli armadi di casa, che per circa 60 anni hanno tenuto in serbo la storia dell’ambientalismo del Trentino», fino ad essere recentemente scoperta nella pienezza della sua importanza. Oggi, infatti, l’archivio rappresenta un’importante fonte di studio e di ricerca che permetterà la fruizione di un pezzo di storia del polmone verde d’Italia.
Dal racconto di Borzaga emerge chiaramente lo spirito civico della persona, oltre alla passione e la dedizione per la tutela dell’ambiente, che non mancheranno di trasparire durante l’incontro, in cui interverranno, inoltre, Elisabetta Fontanari (Ufficio Beni archivistici, librari e Archivio provinciale) e Francesco Antoniol (Studio Associato Virginia).