Federcoop, Beltrami candidato
L’obiettivo: una presidenza unificatrice, forte della convergenza sullo statuto Mattarei spinta da Gios, l’ombra della politica. Il cda cerca un nome entro fine marzo
TRENTO Sono giorni fitti di incontri in Federcoop, per definire le strategie in vista del voto dell’8 giugno. Fra i «giossiani», dopo la conferma della discesa in campo di Marina Mattarei, un altro componente storico, Giuliano Beltrami, avrebbe intenzioni di candidarsi. Non come rappresentante della sua ala, ma come candidato «unificatore». Sarebbe una possibile risposta a un consiglio che l’altra sera si è trovato senza un vero nome da contrapporre a Mattarei, ma con la volontà di alcuni di cercare di non dare per persa la partita.
Nei giorni scorsi le conferme dell’impegno di Mattarei avevano gettato lo scompiglio fra i vertici di Federcoop. La scrittura e l’approvazione di un nuovo statuto in autunno sembrava costituire la base per una tornata elettorale con un solo candidato, per una ritrovata «pax cooperativa». Mattarei, a cui da mesi era stato chiesto di impegnarsi per la presidenza di Federcoop, ha però una personalità che molto difficilmente può andar bene all’attuale consiglio di amministrazione, quindi all’ala più «di sistema». La sua sarebbe dunque una candidatura a cui ne verrebbe contrapposta di sicuro un’altra.
Per Mattarei sta lavorando molto Geremia Gios, attuale presidente della Rurale di Rovereto, con interessi sul fronte politico (centrodestra, civiche, per arrivare a M5s?). Il quale fronte da alcuni è ritenuto molto attivo in questa fase, tanto da rendere abbastanza spregiudicato il gioco di Gios, sull’onda del recente risultato elettorale. Ma allora Mattarei sarebbe una candidatura politica?
Beltrami, a cui è stato chiesto di candidarsi proprio nel momento in cui Mattarei ha sciolto le riserve, avrebbe intenzione di far pesare i suoi due anni di lavoro sullo statuto, momento in cui le due anime del movimento cooperativo sono riuscite ad arrivare a una mediazione. Ovvio che se rimarranno in piedi le due candidature, il gruppo dei «riformisti» rischierà di spaccarsi. Perciò una questione, fra le tante, si sta imponendo fra i giossiani: in questa fase è meglio puntare alla vittoria, più a portata di mano del solito, magari con un aiutino politico (come del resto avvenne quando Gios vinse in Cr Rovereto), oppure meglio rinunciare a un’affermazione netta ed evitare però una ulteriore divisione in Federcoop?
Nelle prossime ore lo scenario si definirà più compiutamente, tenendo conto dell’intrecciarsi di molte istanze. Cosa dirà il settore del credito? Ermanno Villotti difficilmente rischierà un salto nel buio. E Michele Odorizzi, sponsorizzato da Diego Schelfi? Mario Tonina (Upt) intanto sta alla finestra.