I 100 migliori vini, regione protagonista
Esce domani la guida curata da Ferraro-Gardini. Produttori, storie esemplari
Trentino Alto Adige protagonista della nuova edizione della guida «I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia», domani in edicola con il Corriere della Sera. Il volume è firmato da Luciano Ferraro e dal sommelier Luca Gardini. I filari regionali saranno rappresentati da nove vignaioli per altrettante etichette consigliate. La novità della nuova guida è rappresentata dall’indicazione di vini attestati su una fascia di prezzo attorno o inferiore ai 15 euro.
TRENTO Esce domani in edicola con il Corriere della Sera la nuova edizione della guida «I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia», curata dalla firma storica del nostro giornale Luciano Ferraro e dal sommelier Luca Gardini. Tra i magnifici cento non manca la compagine del Trentino Alto Adige, nove vignaioli in tutto per altrettante etichette consigliate, otto vini nella Top 100 e un distillato nella top 10 di categoria. La novità dell’edizione 2018 della guida è l’indicazione, assieme alle storie dei vignaioli, di vini attestati su una fascia di prezzo attorno (o inferiore) ai 15 euro. Accanto ai vini di pregio, quelli contesi durante le aste, ci sono infatti vini eccellenti che hanno nell’accessibilità e nella bevibilità il loro tratto comune. La seconda parte della guida vengono riportati, come nel 2017, i cento migliori assaggi del sommelier Luca Gardini (affiancato dal fido Marco Tonelli), mentre la terza parte presenta una rapida ma interessante carrellata sulle eccellenze di birre, distillati e oli extravergini di oliva. Per il Trentino troviamo citati Francesco, Carlo e Ignazio Moser dell’omonima cantina di famiglia con il loro Moscato Giallo Maso Warth 2016; l’inossidabile coppia Mario Pojer e Fiorentino Sandri di Pojer e Sandri con il loro Filii (annata non specificata), blend composto in prevalenza da Riesling e da vitigni affini; i Marchesi Anselmo e Carlo Guerrieri Gonzaga con il rosso Terre 2014, «fratello minore» del San Leonardo, di cui presenta lo stesso carisma in versione «young». Per l’Alto Adige ecco invece il viticoltore biodinamico Alois Lageder con il Pinot Bianco 2016; Franz Haas, con il Pinot Bianco Lepus 2016; Andreas Huber di Pacherhof, definito dalla guida «un gigante timido, il nibelungo del Riesling», con il suo Kerner 2016; Martin Foradori della Tenuta J. Hofstätter con il Lagrein 2016; Elena Walch con il Pinot Nero 2016; il bresciano Guido Folonari che con cinque piccoli vignaioli altoatesini, proprietari di altrettanti masi, ha dato vita a sette interessanti vini di Winzerberg, dal Gewürztraminer al Kerner, di cui la guida segnala il Mueller Thurgau 2016. Tra «I migliori 100 vini» secondo Luca Gardini, la predominanza è nettamente altoatesina. In lista troviamo, infatti, il Terlaner Rarity 1991 di Cantina Terlano, di cui il sommelier annota: «Mix di Pinot Bianco, Chardonnay e Sauvignon. Un punteggio così elevato non si deve attribuire soltanto alla data impressa in etichetta, perché la vera sorpresa di questo bianco è costituita dalla spinta e dalla profondità che lo caratterizzeranno - fidatevi - ancora per tanti anni a venire. Per la serie i bianchi italiani non reggono il tempo...». C’è anche il Gewuerztraminer vendemmia tardiva Epokale 2009 di Cantina Termeno, «una nuova eccellenza affinata a lungo e a oltre 2000 metri slm. Il sapore racchiude tutte le sfumature possibili del vitigno», e il Pinot Bianco Sirmian 2016 di Nals Margreid, dalle note di «gelsomino in apertura, poi frutta bianca, agrumi sia in succo, sia in scorza». E ancora il Riesling Kaiton 2016 di Kuenhof-Peter Pliger dalla «persistenza talmente radicata da sembrare quasi un tatuaggio»; il Rulaender 2016 di Tenuta Ceo, giovane azienda di Salorno che «conquista grazie a una gamma solida, dai tratti gustativi puliti e tipici»; lo Chardonnay Vigna Maso Reiner 2015 di Kettmeier, cantina del gruppo Santa Margherita «in grado di migliorare anno dopo anno, come peraltro dimostra questa etichetta». Due i vini trentini nella Top 100: l’Altemasi Brut Riserva Graal 2010 di Cavit, Trentodoc che presenta «complessità elevata, la beva assembla maturità di frutto a snellezza acida» e il Ferrari Perlé 2011, definito da Gardini «un’icona della bollicina nazionale». Infine, tra i dieci migliori distillati italiani selezionati, primeggia la Genziana di Giovanni Boroni di Borzago, uno dei fiori all’occhiello degli spirits italiani, prodotto in quantità limitate e ormai bottiglia cult per gli appassionati del genere. La guida I migliori 100 vini e vignaioli d’Italia da domani sarà disponibile in tutte le edicole d’Italia, al prezzo di 12,90 euro.