Corriere del Trentino

Gios lancia il suo manifesto «Il potere va condiviso»

Geremia Gios lancia il suo manifesto: «Troviamo un’alternativ­a sobria, credibile e coerente»

- Amos Sandri

Geremia Gios lancia la «rivoluzion­e felice» in vista delle Provincial­i di ottobre. In un documento affidato alla stampa, l’ex sindaco di Vallarsa chiama a raccolta «chi ritiene che nell’amministra­re il bene comune sia tempo di cambiare»: la direzione è quella di un’alternativ­a «sobria, credibile e coerente».

L’iniziativa L’ex sindaco di Vallarsa affida alla stampa il suo pensiero, invitando a unirsi a lui

TRENTO Con l’avvicinars­i delle elezioni provincial­i di ottobre gli incontri, le mosse politiche e le strategie dei partiti politici si intensific­ano giorno dopo giorno. In una situazione post elezioni nazionali che vede il partito del Carroccio in rampa di lancio e il centrosini­stra in forte difficoltà, un ruolo centrale nello scacchiere regionale lo ricopre la pluralità di liste civiche presenti.

Francesco Valduga, Rodolfo Borga e Geremia Gios si contendono infatti la pole position per sfidare il candidato del centrosini­stra autonomist­a alle urne autunnali ma per farlo dovranno tenere in consideraz­ione l’inaspettat­o risultato della Lega che rispetto a cinque anni fa ha quadruplic­ato i suoi voti.

Il direttore del dipartimen­to di Economia, ex sindaco e presidente della cassa rurale di Rovereto Geremia Gios questo lo sa bene. Nei giorni scorsi infatti avrebbe aperto ad un ipotesi di alleanza con il partito di Salvini ponendo però la condizione che ad ottenere la leadership non sia Maurizio Fugatti, perché questo significhe­rebbe cannibaliz­zare i voti. Allo stesso tempo però Gios lavora da mesi a un suo documento politico «per ricostruir­e un Trentino desideroso di futuro». Quello che serve, secondo il direttore del dipartimen­to di Economia, è una «rivoluzion­e felice».

«Sotto diversi punti di vista l’autonomia provincial­e è vicina a un punto di non ritorno — spiega Gios affidando alla stampa il suo pensiero e la sua chiamata a unirsi a lui —. A tal fine, è necessario trovare le energie per creare un’alternativ­a a questo modo di governare che possa unire attorno a pochi temi condivisi la partecipaz­ione attiva della gente trentina che ritiene importante dare il proprio contributo per il migliorame­nto della situazione attuale».

Una rivoluzion­e felice che si basa sulla sobrietà, sulla coerenza, «necessaria per essere credibili», sulla trasparenz­a e sulla condivisio­ne. Una nuova realtà che deve tener presente che l’autonomia ha senso solo se «il potere con altri enti non è delegato ma condiviso».

Una quindicina i punti elencati in quello che sembra a tutti gli effetti un manifesto «giossiano» per le provincial­i dell’autunno.

Si parla di orientare il mondo produttivo verso lo sviluppo sostenibil­e, di garantire una «sicurezza che sia percepita come tale da tutti» e di orientare le politiche sociali ed economiche a garantire pari opportunit­à tra le diverse classi sociali e le differenti generazion­i. Ma non solo: Gios individua anche la necessità di operare per un rinnovato ruolo degli enti e delle imprese non profit, di semplifica­re le procedure burocratic­he e di «adottare misure per l’accoglienz­a compatibil­i con le risorse sociali ed economiche necessarie a garantire l’effettiva integrazio­ne»

L’ex sindaco di Vallarsa, che già alle scorse elezioni provincial­i sembrava ad un passo dall’essere il candidato adatto ad affrontare il centrosini­stra autonomist­a, ruolo poi ricoperto da Diego Mosna, invita «chi ritiene che nell’amministra­re il bene comune sia tempo di cambiare, a percorrere insieme un cammino nuovo. Per coloro che condividon­o l’analisi, il metodo, il percorso e gli strumenti é giunto il tempo — si legge nell’appello pubblicato sulla stampa — di organizzar­si, per preparare la rivoluzion­e felice per la nostra terra».

La nostra autonomia è vicina a un punto di non ritorno

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