Corte dei conti, De Godenz sotto tiro «Danno erariale da 572.000 euro»
Procura contabile: focus sul ruolo nell’Itap spa. Il consigliere: «Chiarirò tutto»
Pietro De Godenz è finito nel mirino della Procura contabile. La Corte dei conti contesta un danno erariale da 572.000 euro per il suo doppio «ruolo». Il consigliere provinciale dell’Upt nel corso della legislatura avrebbe continuato a lavorare per la Itap spa. Il politico: «Chiarirò».
Sotto tiro Il politico lavora per una spa finanziata dalla Provincia
TRENTO La notizia che la Procura contabile volesse vederci chiaro sui compensi del consigliere provinciale Pietro De Godenz (Upt) e sulla presunta incompatibilità con il suo ruolo nell’Itap spa era già nell’aria da qualche tempo. Non più tardi di qualche giorno fa gli investigatori delle Fiamme gialle si erano presentati negli uffici della società per l’incremento turistico dell’Alpe di Pampeago, che gestisce le funivie della zona, e avevano acquisito le buste paga di De Godenz. Notizia rimbalzata subito nei corridoi di Piazza Dante. «Sapevo che stavano facendo delle verifiche» ha ammesso ieri il consigliere, raggiunto al telefono. Ma ora c’è un atto scritto.
Il procuratore regionale della Corte dei Conti, Marcovalerio Pozzato, ha firmato un invito a dedurre a carico del consigliere, ipotizzando un danno erariale di 572.016 euro. A tanto ammonterebbero le indennità e i rimborsi spesa percepiti nell’arco della legislatura, tra l’ottobre 2013 e fino al 31 dicembre 2017. Il motivo? De Godenz (al secondo posto, dopo Gianfranco Zanon, tra i più ricchi consiglieri provinciali, stando ai redditi dichiarati nel 2016) avrebbe conservato un ruolo all’interno della società dell’Itap di fatto violando la normativa provinciale. La magistratura contabile parla di un palese profilo di incompatibilità tra i due ruoli. L’articolo 17 della legge provinciale 2 del 2003 non lascia grandi spazi interpretativi e vieta ai consiglieri di ricoprire cariche amministrative o direttive in enti o società finanziate dalla Provincia. E questo è il caso. Spulciando la documentazione acquisita dai carabinieri di Cavalese e della Finanza si scopre più di un finanziamento elargito da Piazza Dante a Itap. Nel 2006 la società ha ricevuto un contributo di 395.380 euro per la produzione di un impianto da neve artificiale, per l’ammodernamento di un altro impianto ha incassato altri 160.000 euro e ulteriori 162.540 euro sono stati elargiti per il miglioramento di alcune piste da sci. Nel 2015 la società ha ricevuto un contributo provinciale in conto capitale di altri 832.812 euro per i danni causati dalle valanghe a Pampeago nella stagione invernale 2013-2014.
È pure vero — e va detto — che De Godenz in previsione della propria candidatura alle provinciali del 2013 ha rinunciato a tutte le deleghe gestionali all’interno del cda dell’azienda di Tesero e il 20 settembre 2014 ha rassegnato le dimissioni da consigliere d’amministrazione. Ma nello stesso periodo delle dimissioni — secondo l’accusa — avrebbe partecipato ai lavori del cda della Itap spa. La prova sono i verbali. Cda a parte, il consigliere avrebbe continuato a lavorare per la società part-time da dicembre 2013 a fine 2017 come impiegato di «primo livello super», fatto salvo il mese di maggio per il quale avrebbe ricevuto compensi come amministratore.
In sintesi De Godenz avrebbe continuato a svolgere le funzioni di consigliere del cda in Itap «nonostante le (apparenti) dimissioni presentate». La Procura parla di un «ruolo significativo» e le dimissioni rappresenterebbero «una mera dissimulazione». Queste le accuse, ma siamo solo in una fase preliminare in cui vengono chiesti chiarimenti al consigliere che si dice pronto a spiegare.«Mi sono dimesso subito sia dal consiglio che da amministratore, non ricoprivo più ruoli apicali — spiega — ho mantenuto solo un impiego part-time come dipendente, mi occupavo di relazioni con il pubblico». E aggiunge: «Mi ero informato con i miei consulenti». La Procura è convinta che De Godenz dovesse chiedere l’aspettativa, cosa che ha effettivamente fatto, ma solo nel 2017.