A22: conti positivi, pochi investimenti
Il rilascio della concessione rallenta il potenziamento. Creata la società in house
Bilancio positivo per l’Autostrada del Brennero che chiude il 2017 con un utile netto do 81,7 milioni, in crescita di dieci milioni rispetto a quello dello scorso anno. Soddisfatto il presidente Luigi Olivieri: «Peccato che non si possa investire di più». Le attività di investimento sono infatti quasi «bloccate» in attesa del rilascio della concessione, attesa per il 30 settembre. Intanto i soci hanno creato una società «in house» per velocizzare i processi.
Autobrennero chiude TRENTO il 2017 con un utile netto di 81,7 milioni, in crescita di 10 milioni rispetto a quello dell’anno scorso. Contento il presidente Luigi Olivieri: «la società sta dimostrando di essere gestita bene. Peccato che non si possa investire di più. Speriamo che a breve si trovi un punto d’incontro per arrivare alla concessione».
Il valore totale dei ricavi conseguiti nel 2017 è stato di 344,9 milioni di euro, +13,8 milioni rispetto al 2016. «La variazione positiva è dovuta principalmente dagli introiti da pedaggio derivanti da un aumento del traffico; il pedaggio autostradale nel 2017 è rimasto invariato rispetto l’anno precedente» ricorda la società.I costi della produzione valgono 170,1 milioni, in crescita del 5,1% (si tratta di acquisti, servizi e costi del personale). Il risultato operativo 2017 è stato pari a 94,9 milioni, contro gli 88,2 milioni del 2016. «Nel 2017, l’apporto positivo della gestione finanziaria al risultato di gestione è leggermente diminuito, risentendo soprattutto delle riduzioni dei tassi d’interesse e dei mercati finanziari».
Le attività di investimento sono quasi «bloccate», in attesa del rilascio della concessione, dopo la scadenza della precedente il 30 aprile 2014. In questa fase si può solo spendere per manutenzione (50 milioni nel 2017 ) e per opere minori, in tutto 17,5 milioni. Si tratta di investimenti per i sovrappassi e le vie di fuga (10,5 milioni), le innovazioni gestionali (4,1 milioni), la terza corsia Verona-Intersezione A1 (1,3 milioni) e l’adeguamento della corsia d’emergenza (1 milione).
Per quanto riguarda la mobilità autostradale, lo scorso anno il traffico lungo l’A22 ha rafforzato la propria crescita, già rilevata nel 2016 dopo anni di dati negativi dovuti alla pesante crisi economica: nel 2017 si è registrato un incremento di veicoli/chilometro del 3,31%, si torna ai livelli 2007. I livelli di traffico raggiunti lo scorso anno sono la risultante dell’incremento dei veicoli /chilometro registrato sia tra i veicoli leggeri (+2,1%) che tra quelli pesanti (+6,4%). «Dato rilevante per il 2017 è quello del tasso di incidentalità globale che ha raggiunto il valore di 17,8, minimo storico di sempre di Autostrada del Brennero».
Il progetto di bilancio, licenziato ieri dal cda, dovrà ora essere approvato dall’assemblea dei soci in calendario il prossimo 26 aprile 2018.
Il presidente Olivieri fa il punto della situazione in merito al tema concessione. La liquidazione dei soci privati, dopo l’approvazione del bilancio 2017, «potrà poggiare su cifre definitive», che dovrebbero essere comprese fra i 150 e i 200 milioni di euro. Nei giorni scorsi a Roma i presidenti di Trentino e Alto Adige hanno incontrati i ministeri dei Trasporti e dell’Economia. I tempi sono precisi per l’assegnazione (30 settembre), ma occorre arrivare «all’interpretazione più corretta che soddisfi le parti» a livello normativo. Nell’attesa di capire se servirà o meno, i soci hanno creato una società «in house», strumento di cautela per velocizzare i processi.