Educa, si discute di «Algoritmi educativi»
A Rovereto la nona edizione del festival. Focus sulle tecnologie e le relazioni
Pediatria Tra i temi la salute psicofisica dei bambini «digitali»
TRENTO Hanno aperto spazi di espressione inimmaginabili, sono a disposizione dei bambini fin dalla tenera età e influiscono, allo stesso tempo, sulle dimensioni tradizionali dell’essere adulti. E ancora, impattano in maniera decisiva sugli strumenti e i contesti dell’insegnamento, creano opportunità per la riabilitazione cognitiva di persone fragili, veicolano idee e cultura ma, allo stesso tempo, possono fare incredibilmente male se usate nel modo sbagliato. Parlare di tecnologie significa confrontarsi con le sfide e gli interrogativi del nostro tempo: provare a capire quali siano i loro effetti sulle relazioni educative in famiglia, a scuola e nella comunità è l’obiettivo della nona edizione di «Educa», in programma a Rovereto dal 13 al 15 aprile.
Quest’anno il festival promosso da Provincia, Università di Trento e Comune di Rovereto proverà a inquadrare il rapporto fra educazione, relazione e tecnologie digitali attraverso due parole chiave che affiancano il titolo «Algoritmi educativi»: responsabilità e spirito critico.
«Le riflessioni finora si sono concentrate più sulle competenze necessarie all’uso dei nuovi strumenti che sul loro impatto— evidenzia Roberto Ceccato, dirigente del Servizio scuola dell’infanzia e istruzione di primo grado della Provincia e membro del comitato promotore di Educa — serve invece un ragionamento critico che aiuti genitori e insegnanti, adulti e giovani, istituzioni e comunità educante a provare a cogliere tutte le opportunità educative del digitale evitandone i rischi».
Ecco allora che ad aprire la kermesse sarà il dibattito su come le tecnologie e i nuovi media stiano trasformando la partecipazione alla vita comune con il presidente della Provincia Ugo Rossi e l’ex ministro e sindaco di Roma Francesco Rutelli. La pediatra Silvia Gregory, il medico Alberto Pellai, lo psicologo Matteo Lancini elencheranno i rischi ai quali la salute psicofisica di bambini e adolescenti va incontro se sottoposta a un utilizzo prolungato della tecnologia.
Pericoli che si corrono anche in rete, dal sexting al cyberbullismo: ne parlerà, fra gli altri, Paolo Picchio, padre di Carolina, vittima suicida di bullismo online. Sono numerosi gli esperti che si confronteranno su educazione digitale e innovazione scolastica, realtà virtuale e intelligenza artificiale, fragilità, comunicazione e informazione. Il programma dettagliato si trova all’indirizzo www.educaonline.it. Non mancheranno spettacoli, giochi, laboratori creativi e lo spazio «Cibo e natura».