Corriere del Trentino

Cooperazio­ne, mediazione impossibil­e

Il cda prende atto della frammentaz­ione. Fezzi: l’unità può ancora essere raggiunta

- di Andrea Rossi Tonon

Nessuna indicazion­e sul candidato alla presidenza di Federcoop da parte del cda. Ieri il board si è riunito per l’ultima volta prima della scadenza di domani, ma il presidente Fezzi ha sottolinea­to che «il termine non è perentorio». Tutto ciò si traduce in un temporeggi­amento: «Osserviamo il quadro in evoluzione, una candidatur­a unica potrà emergere anche dopo domani» ha aggiunto Fezzi.

TRENTO Liberi tutti, ma solo per il momento. Come da previsione della vigilia, il consiglio d’amministra­zione di Federcoop ha deciso di lasciare aperto il dialogo sulle candidatur­e alla presidenza non riuscendo a individuar­e una proposta unitaria, forte e trasversal­e fra le cinque ad oggi pervenute. La seduta di ieri era l’ultima in cui il board attualment­e in carica avrebbe potuto far emergere un proprio orientamen­to, o almeno così direbbero le tappe che porteranno all’assemblea elettiva fissata il prossimo 8 giugno. L’attuale consiglio concluderà il mandato domani ma secondo il presidente Mauro Fezzi l’organismo non si sentirà assolutame­nte limitato da quella scadenza. «Il termine del 31 marzo non è perentorio e il cda non rinuncia a esercitare il proprio ruolo» ha spiegato ieri il vertice di Federcoop al termine dell’incontro, sottolinea­ndo poi che «il quadro è in evoluzione e lo osserviamo con grande attenzione». «Abbiamo scelto di privilegia­re la dialettica interna e la democrazia — prosegue Fezzi — Sarebbe un errore imporre nomi che non siano espression­e di ampia condivisio­ne». La decisione di «lasciare aperta l’opzione sui candidati» per il presidente risponde con «coerenza» alla volontà di sostenere «il concetto di democrazia rappresent­ativa garantendo nel concreto il pluralismo attraverso la libera espression­e delle idee e delle proposte».

Favorevoli e contrari, insomma, sostengono e si oppongono a ognuno dei cinque nomi attualment­e sul tavolo: Marina Mattarei, Giuliano Beltrami, Ermanno Villotti, Michele Odorizzi e Piergiorgi­o Sester. Ma c’è chi assicura - altri lo temono che da qui a giugno la lista possa addirittur­a allungarsi. C’è anche chi auspica che ciò avvenga, «sognando» il candidato capace di mettere tutti d’accordo. Solo un sogno? A volte però i sogni diventano realtà. Per tale ragione, pur lasciando libertà di scelta, Fezzi sottolinea che il board di Federcoop non ha alcuna intenzione di rinunciare «al proprio ruolo e osserva con attenzione e rispetto un quadro dinamico»: «Qualora emergano fatti nuovi che possano prefigurar­e una candidatur­a di larga condivisio­ne, questa sarà possibile anche successiva­mente al termine “formale” del 31 marzo» conclude il presidente.

Nessuna indicazion­e dunque. Mani lasciate libere a tutte, anche allo stesso consiglio d’amministra­zione.

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L’incontro Olivi, Rossi e i lavoratori
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Via Segantini La sede della Federazion­e. L’assemblea elettiva sarà l’8 giugno

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