Contributi casa, una pioggia da 65 milioni
Edilizia: soldi dalla Provincia per detrazioni, acquisto e riqualificazione
TRENTO Anticipo delle detrazioni fiscali, acquisto casa e risparmio previdenziale, incentivi per la riqualificazione dei centri storici: sono i tre interventi per la casa, approvate ieri dalla giunta provinciale.
«Il territorio è il bene più prezioso che abbiamo — ha detto l’assessore all’urbanistica Carlo Daldoss presentando gli interventi — e un’attenzione particolare è rivolta alla manutenzione e ristrutturazione degli edifici nei centri storici. Abbiamo approvato un intervento strategico per l’acquisto della prima casa che dovrà essere accompagnato dall’attivazione di un fondo pensionistico complementare. Nel complesso sono circa 65 milioni di euro le risorse messe in campo che hanno l’obiettivo di sostenere l’economia locale». Entrando nei dettagli, per quanto riguarda l’anticipo delle detrazioni fiscali potranno accedervi i residenti in Trentino e i proprietari dell’edificio ad uso abitativo, oggetto dell’intervento di ristrutturazione o riqualificazione energetica che lo Stato mette a detrazione di imposta. Il cittadino dovrà stipulare un mutuo con gli istituti di credito convenzionati e il contributo sarà erogato in dieci rate annuali. Si tratta della terza edizione del bando visto il successo riscontrato dai due precedenti nel 2016 e nel 2017 quando le domande pervenute alla Provincia erano state circa 3.500.
In merito all’acquisto prima casa avranno diritto le persone residenti in Trentino di età non superiore ai 55 anni, che acquisteranno a partire dal 29 marzo la prima casa ad un prezzo di almeno 100 mila euro. Al fine di accedere a questo strumento il richiedente dovrà avere una posizione pensionistica complementare attiva presso un fondo pensione complementare o impegnarsi ad attivarla entro la data di concessione del mutuo. Il contributo ammonta a 15 mila euro dei quali una quota pari a 2.500 euro sarà versata sulla posizione pensionistica. Per quanto riguarda la riqualificazione dei centri storici, l’entità del contributo è variabile: 20% se si aderisce alle detrazioni fiscali statali e 40% se non si aderisce alle detrazioni statali. Nel calcolo del contributo, la Provincia terrà conto dell’indicatore Icef: 0,80 per le facciate esterne, 0,45 per eventuali lavori di ristrutturazione interna. Tra le prescrizioni c’è l’obbligo di utilizzare materiali del territorio come legno e porfido.
Tutte le domande potranno essere presentate dal 2 maggio e saranno esaminate in ordine cronologico fino ad esaurimento delle risorse disponibili (si stima che saranno circa 800/1000). Qualora dovessero rimanere risorse sarà aperto un nuovo bando per gli interventi estesi all’esterno degli insediamenti storici.