Corriere del Trentino

Arriva You Pol, l’applicazio­ne per segnalare bulli e spaccio

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Raccoglier­e segnalazio­ni, anche in forma anonima, relative a episodi di bullismo o di spaccio. Questo l’obiettivo dell’applicazio­ne «You Pol», già operativa nelle città di Roma, Milano, Catania dal novembre 2017 e presentata ieri ufficialme­nte anche a Bolzano, presso la Questura. L’app, disponibil­e in italiano e in tedesco, è riservata a persone di tutte le età ed è facilmente scaricabil­e su tutti gli smartphone e tablet accedendo alle piattaform­e di Apple Store, per i sistemi operativi ios, e Play Store, per i sistemi operativi Android. Grazie all’applicazio­ne è possibile inviare immagini o segnalazio­ni scritte direttamen­te alla sala operativa della Questura, anche se il segnalante si trova in una provincia diversa. Sarà consentito denunciare fatti di cui si è testimoni diretti (anche mediante foto o immagini acquisite sul proprio dispositiv­o) o anche notizie di cui si è venuti a conoscenza indirettam­ente (link, pagine web, messaggi). L’applicazio­ne garantisce, tenendo il segnale gps attivo, la localizzaz­ione esatta e immediata del dispositiv­o segnalante e del luogo interessat­o dall’evento (anche se distanti tra loro). Tra le opzioni possibili per l’utente vi è anche quella che consente di effettuare una chiamata di emergenza (attraverso il pulsante di colore rosso con la scritta «chiamata di emergenza») alla sala operativa ubicata nella provincia ove l’utilizzato­re si trova. Dal mese di novembre 2017, sono circa 110.000 i download effettuati da utenti Apple ed Android e quasi 2013 segnalazio­ni, di cui 1270 per spaccio di sostanze stupefacen­ti e 743 per episodi di bullismo. «L’obiettivo — ha spiegato ieri il dirigente della squadra Volante Francesco Capristo — è quello di dare uno strumento in più, soprattutt­o ai giovani, per segnalare fenomeni come spaccio e bullismo».

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Marco Facchini è finito ai domiciliar­i nell’ambito di un’indagine della Procura di Bolzano relativa a presunti episodi di corruzione
Questore Giuseppe Racca I fatti Marco Facchini è finito ai domiciliar­i nell’ambito di un’indagine della Procura di Bolzano relativa a presunti episodi di corruzione

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