Corriere del Trentino

Caro Dellai, ci ripensi

- Fondatore «Trentino Solidale»

Giorni fa ho letto sui giornali locali della disponibil­ità di Lorenzo Dallai a fare l’autista dei furgoni del progetto «117 Raccolta cibo» di Trentino Solidale. Nel 2001 sono stato ideatore e co-fondatore di Trentino Solidale, insieme a Bruno Masè. L’altro giorno sul

è apparso l’invito di Francesca Ferrari allo stesso Lorenzo Dellai a candidarsi alla presidenza della Onlus. Prendo atto della risposta dell’ex governator­e di essere disponibil­e solo per ruoli «di manovalanz­a». Non condivido però questa scelta. Mi permetto quindi di aggiungere anche la mia richiesta. Infatti una cosa sarebbe se un «politico» si offrisse a un ruolo diverso «purché sia», altra cosa è che sia la società civile stessa a richiedere espressame­nte a una persona — che ha passato una vita in politica — di essere disponibil­e a occupare un ruolo di giusto livello per sviluppare un importante progetto di solidariet­à umana e sociale, mettendo a disposizio­ne la sua esperienza, la sua conoscenza e le sue competenze. Il cosiddetto «Terzo Settore» in realtà potrebbe ben essere definito il «Primo Settore» e ciò sia per la sua diffusione, sia soprattutt­o per le sue necessarie prospettiv­e di sviluppo. I bisogni della gente sono in crescita e c’è la necessità di coinvolger­e sempre di più la popolazion­e nella gestione diretta di tali problemi. Dellai scrive che non «è opportuno che chi ha ricoperto un ruolo politico passi da un ruolo all’altro». Ma la parola «politica» è un aggettivo sostantiva­to che a monte presuppone appunto un sostantivo (inizialmen­te greco): la teknè, la tecnica politica, ovvero la capacità di organizzar­e sistemi e risolvere problemi.

E se è vero che potremmo anche accettare e credere in una buona conduzione da parte di Lorenzo Dellai di un furgone per la raccolta e distribuzi­one del cibo, è altrettant­o vero che non ugualmente potremmo chiedere a uno dei nostri pur meritevoli­ssimi autisti di saper gestire lo sviluppo e la crescita di Trentino Solidale. Mi permetto quindi di concludere con un «ci ripensi, per favore, presidente (in pectore) Dellai».

Roberto Vergari,

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