Sasa, emissioni zero entro 20 anni «Bus ibridi nella fase di transizione»
Caso diesel, Pagani si difende: in arrivo 10 milioni per 38 mezzi
BOLZANO Un servizio di trasporto pubblico a emissioni zero entro vent’anni. È questo l’obiettivo al quale sta lavorando la Sasa, spiega il presidente Stefano Pagani che annuncia che, «per gestire la fase di transito, verranno acquistati 38 autobus ibridi, elettrici e diesel “euro 6”».
Una dichiarazione che rintuzza le critiche rilanciate ieri dalla stampa tedesca sull’acquisto imminente di 124 veicoli diesel fra Sasa e Sad. Il che aveva fatto subito mobilitare Norbert Lantschner (consigliere dei Verdi, nonché presidente della commissione ambiente) che aveva risposto con una richiesta scritta alla Giunta provinciale «perché revochi l’acquisto a favore di veicoli elettrici e a metano. I livelli di emissioni di ossidi di azoto superano i limiti di legge e per abbatterli servono mezzi di trasporto elettrici o a metano».
Pagani però precisa: «La questione va inquadrata meglio. La realtà è che, in base a una delibera del 2016, la Giunta provinciale ha previsto una serie di investimenti sul trasporto pubblico per i prossimi tre anni. Ma le due aziende di trasporto locale, Sasa e Sad, saranno libere di scegliere quali mezzi acquistare». Ora manca solo un passaggio tecnico per sbloccare quelli che sono fondi già stanziati . «Confido che la giunta possa deliberare già la prossima settimana. A Sasa andranno dieci milioni di euro che serviranno ad acquistare 38 autobus che andranno a sostituire parte della flotta attuale, composta da 158 mezzi. Il 45% è a metano, gli altri a diesel e con cinque mezzi a idrogeno. Fra luglio e agosto, inoltre, ne acquisteremo 5 elettrici per la linea 18».
Insomma, nessuna preoccupazione per l’eventuale entrata in vigore dei blocchi agli «euro 3» dal prossimo anno. «A patto però che vada tutto secondo i piani. Se i fondi verranno sbloccati nei prossimi giorni avremo la nuova flotta entro i primi mesi del 2019».
Sulle tipologie di mezzi da acquistare il presidente Pagani non ha dubbi: «Se fino a un paio di anni fa pensavamo di riconvertire la flotta all’ “euro 6”, ora, in ragione dell’avanzamento tecnologico, abbiamo deciso di puntare all’idrogeno e all’elettrico. Per ora compreremo autobus ibridi per gestire la fase di transizione ma entro il 2020 puntiamo ad avere il 20% della flotta a emissioni zero, mentre in 15-20 anni puntiamo a raggiungere il 100%».
Sulla questione era intervenuto nei giorni scorsi anche l’onorevole della Lega Filippo Maturi. «In caso di blocchi la Provincia dovrà fornire ai lavoratori la possibilità di utilizzare gratuitamente i mezzi pubblici, i quali, ovviamente, dovranno rispettare i valori ecologici — aveva sottolineato — Al momento sono alcuni autobus pubblici che fanno più fumo di un trattore».