Gay Pride, Kompatscher dà il patrocinio Rossi isolato
Anche la Provincia di Bolzano ha concesso il suo patrocinio alla manifestazione
Arno Kompatscher dà a Ugo Rossi uno schiaffo di quelli ben piazzati. A differenza del presidente trentino, Kompatscher ha deciso di dare il patrocinio al «Dolomiti Pride», isolando Rossi.
TRENTO Uno schiaffo di quelli ben piazzato per il governatore trentino Ugo Rossi, perché il suo omologo altoatesino Arno Kompatscher il patrocinio al “Dolomiti Pride” l’ha dato senza problemi. «Gentili signore e egregi signori — scrive — in riferimento alla vostra richiesta di patrocinio per la manifestazione Dolomiti Pride in programma il 9 giugno 2018, comunichiamo che il patrocinio è stato concesso». E conclude: «Vi auguriamo una manifestazione di successo, cordiali saluti».
Più di così non occorreva scrivere, già questo assume un significato politico fortissimo, non solo perché una Provincia appoggia la parata del Gay Pride, ma perché lo fa nonostante la «sorella» trentina abbia deciso il contrario. Immediata la reazione del comitato organizzatore che ringrazia il governatore altoatesino, definendo la notizia «una boccata d’ossigeno», e parla di «scivolone» di Rossi.
Il governatore trentino nei giorni scorsi aveva detto «no» alla richiesta di patrocinio utilizzando parole che avevano offeso non solo il mondo omosessuale, descrivendo le parate del movimento Lgbt come «esibizionistiche e folcloristiche». Ma aveva annunciato anche il «no» del patrocinio della Regione, affermando dia versentit oK ompatscher in proposito. Kompatscher, però, per quanto riguarda la sua Provincia ha agito diversamente, superando in tema di diritti il governatore trentino. Ora la Provincia di Trento è isolata: il Comune di Trento l’ha concesso, quello di Bolzano anche, ora anche la Provincia di Bolzano.
Appresa la notizia, dal Comitato organizzatore del Dolomiti Pride arriva la «soddisfazione per la posizione del presidente Kompatscher che ringraziamo, riscatta quantomeno la posizione della regione», dice Paolo Zanella. Che ricorda la delusione per il diniego di Rossi «uno scivolone megagalattico». Le istituzioni che condividono principi di uguaglianza, inclusione e libertà esistono, viene detto, «dopo il Comune di Trento, Bolzano e Merano, arriva il patrocinio più atteso dopo il diniego di Rossi, quello della Provincia di Bolzano». Ringraziando Kompatscher «per l’augurio di successo all’iniziativa di cui ha colto il senso e il valore a differenza di Rossi derubricandola a mero esibizionismo e folklore», ricorda che l’omo-bi-transfobia è ancora presente sul nostro territorio, per questo serve anche il patrocinio delle istituzioni.