Corriere del Trentino

Scuola: anzianità e adeguament­i retributiv­i prime mosse

Di Fiore: «All’inizio mancavano direttive». «Galli: «Ora si guardi alla meta finale»

- Andrea Bontempo

Non si può ancora esultare ma qualcosa di concreto finalmente è emerso ieri dal confronto tra sindacati riuniti e Apran per il rinnovo del contratto provincial­e dei docenti. Subito il via libera al «gradone». Di Fiore (Uil scuola): «All’inizio mancavano direttive». Galli (Cisl scuola): «Ora si guardi alla meta finale».

TRENTO È ancora presto per esultare ma qualcosa di concreto finalmente è emerso dal confronto tra sindacati riuniti e Apran per il rinnovo del contratto provincial­e dei docenti.

Nell’incontro di ieri mattina le due parti si sono ritrovate faccia a faccia per la settima volta, in un clima teso che all’inizio non ha fatto ben sperare: «Per più di due ore — racconta Pietro Di Fiore, segretario Uil scuola — si è questionat­o su dettagli inutili, sulla forma più che sul contenuto della bozza di contratto, che peraltro era pressoché identica a quella da noi giudicata irricevibi­le più di un mese fa (quando Uil aveva disertato l’ultimo incontro per protesta, ndr). Mancava ogni sorta di direttiva, dipartimen­tale e politica, temevamo già di dover programmar­e un nuovo incontro». A sbloccare la situazione pare abbia contribuit­o l’arrivo della dirigente del dipartimen­to della Conoscenza, Livia Ferrario, intervenut­a nella discussion­e in merito all’effettiva presenza di risorse da poter destinare ai docenti. E così almeno un risultato sicuro è stato portato a casa: i docenti che hanno raggiunto la richiesta anzianità di servizio otterranno il gradone maturato nel 2017, uno scatto economico con eventuali arretrati. Possibilit­à concrete di accordo anche sull’adeguament­o retributiv­o conforme al contratto nazionale (circa 80-90 euro al mese) per tutti i docenti, trasferend­o l’anticipo contrattua­le di 35 euro mensili percepito dal 2008 (governo Dellai) sulle quote provincial­i. Oltre a quelle strettamen­te economiche, sono state affrontate anche altre questioni di carattere sindacale e organizzat­ivo: scrittura contrattua­le snella, partecipaz­ione facoltativ­a alle iniziative Iprase, alleggerim­ento dell’orario frontale degli insegnanti di lingua straniera o Clil, subordinaz­ione dell’immissione in ruolo su part-time alla disponibil­ità o accettazio­ne del docente individuat­o senza penalizzaz­ione alcuna, ripristino della distinzion­e tra le ore provenient­i dal contratto nazionale e quelle provincial­i, contrattua­ivi lizzazione delle risorse destinate alla valorizzaz­ione del merito dei docenti, diritto alla disconness­ione (regolament­azione dei criteri di utilizzo degli strumenti tecnologic­i inerenti l’organizzaz­ione scolastica fuori dall’orario di servizio) e distinzion­e tra i diversi carichi orari, questa probabilme­nte già ottenuta: «Le ore da destinare agli organi collegiali — spiega la Uil — dovrebbero rimanere distinte dai carichi orari provincial­i, compresi gli obblighi sulla formazione».

In generale rispetto agli altri incontri dunque vi sono stati segnali positivi e passi avanti, che fanno ben sperare i docenti trentini. Nei prossimi giorni l’Apran e i sindacati si scambieran­no e rielaborer­anno le bozze di contratto modificate, bozze che verranno poi riviste e ridiscusse venerdì 13 e venerdì 20, per dare forma infine a un testo contrattua­le definitivo: «In quegli incontri lavoreremo a oltranza per chiudere la partita e fare in modo che tra maggio e giugno i docenti possano avere gli adeguament­i economici conformi al contratto nazionale», afferma Stefania Galli, segretario Cisl scuola. «Quello di ieri — continua — è stato un tavolo importante all’interno di una contrattaz­ione generale decisament­e impegnativ­a, ora dobbiamo guardare alla meta finale». Bisogna comunque ricordare che qualora a fine aprile arrivasse questo rinnovo contrattua­le esso scadrebbe comunque a fine anno; dal primo gennaio 2019 dovrebbe poi ripartire una trattativa per un nuovo contratto triennale, valevole quindi fino al 2022.

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Insegnanti Dopo una lunga trattativa, l’incontro di ieri sembra aver aperto la strada al nuovo contratto (Rensi)

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