Gruppo Ferrari, cresce il fatturato: +7%
Bilancio, Garofalo soddisfatto. Ravina, ampliamento curato dall’architetto De Lucchi
Un 2017 positivo per Ferrari, che a livello di gruppo fattura 100 milioni di euro, in crescita del 7%. Il mercato dele bollicine a livello nazionale c res ce del l ’ 1 1%, ment r e l’export balza in avanti del 15%. Il progetto per l’ampliamento della cantina di Ravina, da 25 milioni di euro, sarà affidato all’archistar Michele De Lucchi. Soddisfatto il general manager Beniamino Garofalo: «In questi tre anni l’azienda ha vissuto una forte evoluzione».
TRENTO Il Gruppo Lunelli — composto da Ferrari, Bisol, acqua Surgiva, Tenute Lunelli e Segnana — ha chiuso il 2017 con un fatturato di 100 milioni di euro e una crescita del 7% rispetto all’anno precedente.
«L’azienda in questi ultimi tre anni ha vissuto una forte evoluzione — fa sapere il general manager Beniamino Garofalo — e siamo in crescita su tutti i business». In primis con le bollicine Ferrari, che sono cresciute del 12% in valore e del 9% in volumi. «È stato un anno molto positivo — afferma soddisfatto Garofalo —, direi quasi da record. Dopo un ottimo 2016, le bollicine Ferrari hanno messo a segno in Italia un +11% soprattutto grazie al canale Ho.re.ca e nell’export un +15%, in particolare negli Stati Uniti, in Germania, Giappone e Regno Unito. Siamo molto soddisfatti anche dei risultati del Prosecco Bisol, dove la crescita è legata soprattutto ai prodotti Docg. L’acqua Surgiva è cresciuta tanto anche grazie a una stagionalità molto favorevole, abbiamo buone performance anche con i vini fermi delle Tenute Lunelli in Toscana, Umbria e Trentino e nel 2017 anche Segnana con i suoi distillati ha registrato un +6%».
Se la crescita di Ferrari è legata soprattutto ai prodotti di alta gamma e a un lavoro, anche in Gdo, di «destagionalizzazione» del consumo della bollicina, anche il lancio di due nuove etichette — il Perlé Bianco nel 2016 e il Perlé Zero nel 2017 — ha dato risultati oltre le aspettative. «Tutti e due i prodotti sono andati sold out a un mese dal lancio — afferma il general manager — e ora puntiamo a consolidare queste due etichette in Italia oltre che rafforzare la presenza di Ferrari all’estero, puntando ad aprire anche altri mercati. Nel secondo semestre 2018 lanceremo una grande novità di alta gamma del nostro portafoglio prodotti Ferrari. Anche per la tenuta in Toscana sono in programma grandi novità, che dovrebbero debuttare entro fine anno. Infine per Bisol abbiamo un nuovo progetto che sarà lanciato a Vinitaly, per dare ulteriore valore a questa storica realtà, sia in Italia che all’estero».
Quel che è certo è che il Gruppo Lunelli, capitanato da Matteo Lunelli, è in continuo movimento: «Puntiamo a crescite organiche — spiega Garofalo —, anche con nuove acquisizioni, se si presentano le opportunità giuste». E qualcosa, nell’aria, potrebbe già esserci, ma sullo shopping aziendale il manager milanese non si sbottona, mentre non fa segreto dei progetti per i «Ferrari Spazio Bollicine», il format dedicato agli aeroporti. «Nel 2018 puntiamo sicuramente a un’apertura all’estero, stiamo individuando in queste settimane quale potrebbe essere la migliore. Uno dei nostri obiettivi è sicuramente quello di sviluppare il retail: per quanto riguarda l’Italia solo in contesti aeroportuali, il cui target è molto interessante per noi, mentre sui mercati stranieri stiamo valutando anche i centri urbani». Per il 2018 il Gruppo Lunelli si aspetta ancora una crescita, «ma più contenuta rispetto al 2017, semplicemente perché per quanto riguarda Ferrari le ultime vendemmie non sono state produttive come gli anni precedenti e quindi ci troviamo a contenere le performance a volume, puntando maggiormente sul posizionamento del brand e la crescita a val o r e . Pe r il Prosecco, nonostante la scarsa vendemmia, cresceremo a valore, grazie ad un migliore product mix». Quanto a tendenze e strategie, Garofalo osserva: «La mixology sulle bollicine è un argomento che stiamo valutando. Abbiamo già dei cocktail a base Maximum Brut, ma c’è spazio per fare anche altro. Lo stesso vale per Segnana: stiamo lavorando in sinergia con altre realtà per far evolvere questa categoria e la mixology potrebbe essere la chiave giusta».
In linea generale quello che andrà cavalcato è il trend, sempre più diffuso, della bollicina a tutto pasto: «Crediamo fortemente che per almeno 3-5 anni, salvo fattori esogeni o geopolitici, le bollicine di qualità avranno crescite a doppia cifra in tutti i mercati del mondo, e non solo in termini di volumi».
Infine, il progetto di ampliamento della cantina a Ravina da 25 milioni di euro circa, che riguarderà nuove aree di lavorazione e stoccaggio e la creazione di uno spazio atto a ospitare 50mila visitatori all’anno: «A firmarlo sarà l’archistar Michele De Lucchi — conclude Garofalo — un progetto complesso che ci vedrà impegnati almeno per i prossimi 2 anni».
Prospettive «Nei prossimi 3-5 anni le bollicine di qualità cresceranno a doppia cifra»