«Motiveremo nel dettaglio Nessuna volontà di dolo I viaggi? Errori formali»
TRENTO «Il volo a Honolulu? Un viaggio per cui aveva prenotato da tempo le ferie ma la cui partenza è slittata negli ultimi giorni. Al cambiamento di piano non è però seguita la richiesta di modifica del permesso per 104 in ferie». Una disattenzione, un errore formale senza nessuna intenzione di truffare. Così l’avvocato Nicola Stolfi, legale di Luisa Zappini, spiega una delle contestazioni rivolte alla sua assistita. Una svista che l’avvocato aveva spiegato essere alla base anche del viaggio alle Maldive del 2015 per cui oggi la Procura rileva presunte irregolarità in cinque giorni di un viaggio durato in realtà di più: slittata la partenza sarebbe slittato anche il ritorno. Per ciò che concerne il viaggio a Parigi, Zappini ha già spiegato di non essere mai partita per la capitale francese ma di essersi recata a Roma presso il ministero della Salute.
Tra il 2013 e il 2018 sarebbero una quindicina i giorni in cui, secondo le accuse della Procura, la dirigente avrebbe utilizzato impropriamente permessi di cura (legge 104), pur avendo diritto a 35 permessi all’anno. A ciò, aggiunge il legale, Zappini vanterebbe un monte ferie non godute pari a 1.100 ore accumulato nel corso degli anni di servizio.
« Adesso esamineremo ogni singola questione, ricostruendola e fornendo le giuste spiegazioni per ogni fatto nella prospettiva di chiarirli tutti» riprende Stolfi, ricordando poi come Zappini dopo la morte del compagno Oskar Piazza «si è gettata in un turbinio di iniziative che le impedissero di indugiare con la mente sul dolore» e questo potrebbe aver determinato un approccio «superficiale a quello che invece la burocrazia richiede». Tuffarsi nel lavoro per non pensare all’immenso dolore derivante da quella importante perdita. A ciò, aggiunge ancora il legale, andrebbe chiarito cosa significherebbe nel caso della dirigente provinciale il concetto di “orario di lavoro” - e quindi di “fuori servizio” - in quanto non avrebbe svolto il proprio lavoro con gli occhi puntati sull’orologio. In ogni caso, se fra le numerose contestazioni rivolte a Zappini dovessero emergere delle irregolarità, l’avvocato ribadisce che «non si è trattato sicuramente di atti compiuti con la volontà di truffare» ma semmai di «errori formali».
Questa mattina, intanto, la dirigente sarà ascoltata dal giudice per le indagini preliminari nell’interrogatorio di garanzia. Mercoledì Stolfi aveva annunciato l’intenzione di chiedere in quella sede «di far rivedere l’entità e la natura della misura cautelare» ritenuta «molto forte rispetto alle esigenze che sono state evidenziate» ( Corriere
del Trentino di ieri).
Non svolgeva un lavoro d’ufficio difficile dire quando era in servizio