«Cavalese, riaprire il punto nascite in due mesi»
La Lega sposa le proposte di Parto per Fiemme. Zeni cauto: vanno rispettate le regole
TRENTO Punto nascite di Cavalese, la Lega sposa le proposte di Parto per Fiemme per accelerarne la riapertura. «Da Provincia e azienda sanitaria — sostiene Maurizio Fugatti, deputato e segretario del Carroccio in Trentino — dipende la volontà politica di dare gambe a un progetto attuabile, che permetterebbe di realizzare la sala operatoria e la sala parto mancanti con una tempistica di realizzazione tra i 30 e i 60 giorni e con un costo tra i 50.000 e gli 80.000 euro». E aggiunge: «Il progetto dell’azienda sanitaria costa 750.000 euro e non vedrà la luce prima del 2019, con il rischio di fare scappare i medici e rischiare di perdere definitivamente il presidio». Fugatti sostiene che la proposta sia già stata sottoposta all’azienda sanitaria. «Ci risulta — spiega — che ci sia stato un incontro a Cavalese con il direttore Paolo Bordon. Secondo noi è, dunque, doveroso prendere in considerazione le proposte avanzate dal territorio e da Parto per Fiemme». Ma Luca Zeni invita a cautela e responsabilità maggiori. «Le strutture sanitarie — osserva l’assessore provinciale alla Sanità — devono rispondere a caratteristiche tecniche e di sicurezza specifiche. Un tema così delicato non può essere affrontato aizzando gli animi, rischiando di portare a vere e proprie cantonate». Per garantire l’apertura dei punti nascite, oltre alla dotazione tecnica dovuta, l’accordo Stato Regioni del 2010 prevede che nelle strutture vengano effettuati almeno mille parti l’anno, con deroghe a 500 per aree decentrate.
Fugatti «L’ipotesi prospettata nel territorio avrebbe un costo non superiore agli 80.000 euro»