Da via Novacella a Santa Geltrude Nel mirino le ciclabili «insicure»
Le ciclabili sono un vanto esibito dall’amministrazione comunale di Bolzano, ma in questi giorni si stanno rivelando una patata bollente di difficile gestione. Da via Novacella a via Santa Geltrude le piste dedicate creano grattacapi all’assessora Maria Laura Lorenzini.
La Circoscrizione EuropaNovacella, infatti, nella seduta dell’altra sera ha approvato una mozione per modificare il tracciato della ciclabile «promiscua» che corre lungo via Novacella verso l’incrocio con via Roma da via Rovigo (in senso contrario alla marcia delle vetture). Lungo quel tratto si affacciano i portoni d’entrata e uscita della scuola media Foscolo ( solo per il personale insegnante) e dei bambini della sezione distaccata della scuola d’infanzia. I piccoli dell’asilo e i loro genitori, insomma, devono quotidianamente fare i conti con il pericoloso transito delle biciclette. A raccogliere il malcontento è stato il consigliere della Lega Renato Dian che ha presentato una mozione in cui si richiede di spostare il tratto promiscuo sul marciapiede dirimpetto. «Si potrebbero spostare le bici almeno fino all’altezza dei cancelli della villetta dell’aeronautica militare — spiega — in modo da rendere più sicuro il segmento interessato dall’entrata dei bambini dell’asilo». Mozione approvata e palla nel campo degli uffici tecnici dell’assessora Lorenzini.
Il paradosso politico è che la ciclabile promiscua fu creata nel settembre 2012 proprio sotto la spinta di un consigliere della Lega Nord: Franco Giacomazzi. L’obiettivo era ridurre il fenomeno dei ciclisti che salivano in senso contrario verso via Roma. «È abbastanza singolare che la Lega accusi l’amministrazione di una soluzione ideata dalla stessa Lega — punge il consigliere comunale Carlo Visigalli (Pd) che allora era presidente di Circoscrizione — per aumentare la sicurezza. In ogni caso è importante ragionare e trovare le contromisure » . «Allora fu una scelta imposta dal consiglio di istituto della scuola Foscolo» la difesa di Dian. Favorevole alla mozione Diego Salvadori (Alto Adige nel Cuore): «Condivido la necessità di studiare un percorso alternativo». Astenuta la consigliera dei Verdi Corinna Lorenzi.
L’altro tasto dolente è la ciclabile di via Santa Geltrude bloccata dalla commissione edilizia del Comune per le criticità rilevate. Esultano i promotori della petizione contraria: «Abbiamo consegnato un anno fa 785 firme che dicevano esattamente questo all’assessora. Non sono bastate a convincerla che non era un progetto attuabile, così come non sono bastate le assemblee, gli incontri con il sindaco e il progetto alternativo. Ora vogliamo capire se il progetto sarà archiviato oppure se si continuerà in questa ostinata ricerca». Molti commercianti avevano protestato per la perdita di posti auto (6 stalli più 5 per motociclette), mentre i residenti avevano criticato la scelta di abbattere 13 alberi sul lato del campo Coni. Ora è tutto da rifare.