Ateneo, rivoluzione in arrivo
Cda, finisce l’era Cipolletta. Avviata la selezione dei saggi per scegliere il sostituto
L’ateneo cambia pelle. Dopo 15 anni si chiude l’era di Innocenzo Cipolletta, alla guida dell’ateneo dal 2013. A fine luglio scade il suo mandato, ma sono sei i mandati in scadenza e riguardano i principali organi di governo dell’università. Domani terminerà l’incarico di tre senatori, compreso il vicario Flavio Deflorian, nominati nel 2015 dal rettore Paolo Collini. Ma se in questo caso l’avvicendamento trova compimento con un decreto del rettore, è più lungo il percorso di rinnovo di tre consiglieri del cda. È stata avviata la procedura si selezione dei saggi per la scelta.
TRENTO I mandati in scadenza sono sei, nel complesso, e riguardano i principali organi di governo dell’università. Domani terminerà l’incarico di tre senatori — compreso il vicario Flavio Deflorian — nominati nell’aprile 2015 dal rettore Paolo Collini. Ma se in questo caso l’avvicendamento trova compimento con un decreto del rettore (si tratta dei tre senatori nominati, altri quattro sono eletti), più lungo è il percorso di rinnovo di ben tre consiglieri di amministrazione. Tra questi c’è il presidente Innocenzo Cipolletta, alla guida del consiglio d’ateneo da marzo 2003. Qui lo statuto prevede, a monte, la costituzione di una Commissione per vagliare le candidature dei consiglieri. Provincia e ateneo hanno già avviato il confronto per individuare i profili dei saggi. Nel 2012 il compito spettò a tre nomi illustri: Anna Maria Tarantola, già vicedirettrice della Banca d’Italia e della Rai; Luigi Nicolais, già presidente del Cnr; e Valerio Onida, costituzionalista.
«Abbiamo ben presenti le scadenze e, rispettando i tempi, il confronto per individuare i profili adeguati è iniziato», spiega l’assessora all’università e alla ricerca, Sara Ferti) rari. Senza fretta, ma consapevoli che il parziale rinnovo del cda — e del presidente nello specifico — è passaggio delicato e cadrà in estate, fine luglio, a pochi mesi dal voto delle provinciali.
Ma chi sono i consiglieri in uscita? Per quanto riguarda il board, dovranno essere sostituiti tre membri su nove. Lo statuto prevede infatti che i mandati non di diritto (rettore e presidente degli studen- siano sfalsati per evitare passaggi bruschi. Si tratta del presidente Innocenzo Cipolletta, scelto dalla Provincia; Elisa Molinari, profilo individuato nel 2012 dal Comitato dei saggi, e la consigliera indicata dal ministero: Raffaella Giavazzi.
Ognuno di loro, così come prevede lo statuto, è espressione dei diversi portatori d’interesse. Il compito più delicato in quest’occasione spetta alla Provincia: dopo quindici anni a Trento, Cipolletta cederà la presidenza (i mandati in cda non sono rinnovabili). Una carica, quella del presidente, che non è accademica ed è indicata da Piazza Dante, previo parere vincolante del Comitato per le nomine a consigliere che valuta i curricula degli aspiranti. Il delicato rinnovo è già partito da qui: Senato e Provincia devono individuare i tre garanti che accompagneranno l’iter.
Molto meno lungo il passaggio per sostituire i tre senatori nominati dal rettore, che termineranno il mandato proprio domani. Sono il prorettore vicario Flavio Deflorian (delegato al sistema produttivo), Giuseppina Orlandini (delegata per il tema dottorandi e assegnisti) e Gianni Santucci. Arrivato al suo secondo mandato, Deflorian non potrà essere riconfermato e Collini dovrà trovare un nuovo vice, verosimilmente attingendo alle competenze della squadra di prorettori e delegati già in carica. Orlandini, che ha anche delega specifica, potrebbe invece proseguire con l’incarico che le è stato affidato per la prima volta nel 2015.
Ferrari «Il confronto per individuare i profili adeguati è iniziato» Cambi Scadano anche 3 membri del cda e 3 senatori tra cui Deflorian