Bonora: «Negli ultimi trent’anni numeri raddoppiati»
TRENTO Dal rapporto dell’osservatorio Arno, emerge che 28.000 persone, in Trentino, sono affette da diabete. L’equivalente del 5% della popolazione, ma «se consideriamo il sommerso, dato che molti non sanno di essere affetti da questa patologia cronica e ci convivono ignari, arriviamo anche al 7%», spiega Enzo Bonora, direttore di diabetologia dell’Azienda ospedaliera di Verona.
Dottore, sono in aumento i casi di diabete?
«Il numero di malati negli ultimi 30 anni è più che raddoppiato. Le ragioni sono legate principalmente all’allungamento della vita media. Infatti, sono presenti molti più anziani di un tempo e l’età anziana è fattore di rischio per il diabete. E poi i progressi fatti nella cura, non solo del diabete, ma anche di tante altre complicanze, migliorano l’aspettativa di vita».
Qual è il costo di un malato di diabete sull’Azienda sanitaria?
«Se parliamo di costi apparenti, quindi valutando soltanto le tariffe ospedaliere, in media una persona non malata costa all’Azienda sanitaria 1.300 euro all’anno; un malato di diabete più del doppio, 2.900. Questa cifra, però, raggiunge il costo reale di 4.000 euro, e la cifra è destinata ad aumentare».
Sono costi aggiuntivi legati a cure di sintomi tipici del diabete?
«Non solo. Il diabete predispone a complicanze di diverso tipo e la cura di queste copre circa il 60% della spesa individuale annua. Ciò richiede più prestazioni di laboratorio e i ricoveri per una stessa patologia sono prolungati rispetto a quelli dei non malati. Un’altra voce, dovuta sempre alla vulnerabilità dei diabetici, è il maggior consumo che fanno di farmaci per la cura di altre disfunzioni».
I dati Con il sommerso arriviamo al 7% della popolazione colpita Un malato costa 4.000 euro all’anno all’Azienda sanitaria