Reati ancora giù «Sicurezza, tema travisato»
I numeri della polizia. D’Ambrosio: percezione strumentalizzata
Calano ancora i reati in Trentino. Il dato è emerso ieri durante l’anniversario della fondazione della Polizia di Stato. «Ma il tema della sicurezza è travisato» ha detto il questore Massimo D’Ambrosio.
«Il rapporto Italia 2018 TRENTO di Eurispes evidenzia che stiamo assistendo a un aumento della fiducia dei cittadini nei confronti della Polizia di Stato (il 66,7% dei rilevati esprime un giudizio positivo, rispetto al 61,1% del 2017, ndr). Questo può essere utilizzato per leggere i risultati di alcune attività svolte nell’ultimo anno dalla Polizia in questa Provincia. Risultati che sembrano evidenziare un rapporto di fiducia, nonostante la percezione della sicurezza venga spesso travisata». Le parole del questore Massimo D’Ambrosio nel suo ultimo intervento durante l’anniversario della fondazione della Polizia di Stato — a settembre, infatti, è previsto il congedo per limite di età — riconducono all’efficacia dell’attività svolta dalla polizia di stato la diminuzione dei reati denunciati o la drastica diminuzione delle truffe online segnalate, passate da 85.000 a quota 20.000 nell’ultimo anno. «E non, come ipotizza qualcuno — aggiunge D’Ambrosio — al fatto che i cittadini facciano poco affidamento sulla polizia, rinunciando a denunciare o a chiedere un intervento perché convinti che non serva».
I dati dell’attività svolta dalle forze di Polizia in provincia di Trento, presentati ieri in occasione del 166°anniversario della fondazione della Polizia di Stato, mostrano una diminuzione dei reati denunciati sul territorio dall’aprile scorso ad oggi. Prima erano 15.059, quest’anno sono stati 14.634. Una diminuzione progressiva, ben visibile osservando gli ultimi quattro anni: tra 2014 e 2015, infatti, erano stati denunciati 17.463 reati. Allo stesso modo sono diminuite le richieste di soccorso pubblico pervenute al 113, passate da quasi 19.000 a 14.580. Calo riconducibile, secondo il questore, «alla buona azione della Polizia di stato sul territorio, che ha determinato un abbassamento dei reati, riducendo di conseguenza le istanze presentate dai cittadini».
Anche se la percezione della sicurezza da parte di questi, come hanno evidenziato anche i risultati elettorali, sembra essere diversa. «Non dobbiamo dimenticare che la gestione della sicurezza è una somma di tante cose, non si identifica solo nel controllo criminalità, come spesso viene fatto intendere ai cittadini da chi strumentalizza la loro percezione», chiosa il questore. Sull’insicurezza percepita sente l’urgenza di intervenire anche il presidente della Provincia Ugo Rossi, che sottolinea la strategicità giocata dalla questione nella partita dei consensi. «Vogliamo dare alla popolazione segnali di maggior visibilità della presenza di polizia, sia in chiave di prevenzione, sia nell’ottica di rassicurare che si sta facendo il massimo possibile — spiega Rossi — La Provincia ha stanziato più di 500.000 euro per permettere al Comune di Trento di introdurre vigili antidegrado e un prefisso fisso in piazza Dante».
Dalle statistiche dell’attività della polizia in Trentino, poi, emerge la crescita delle persone arrestate e quello degli individui denunciati ma in stato di libertà: 289 contro i 208 del 2016-2017 i primi, 1585 contro 1343 i secondi. Rimane a quota 98 il numero degli arrestati per reati connessi alle sostanze stupefacenti. La polizia giudiziaria da aprile 2017 ha sequestrato sostanze stupefacenti per un valore di 25.024 euro; si tratta principalmente di marijuana e hashish (quasi 17 chili), ma anche quantità di cocaina ed eroina.
Infine, interessante è il boom dei passaporti rilasciati dalla questura: nel precedente anno di attività ne erano stati rilasciati 12.222, da aprile 2017 ad oggi la quota è salita a 17.614.
Questore La fiducia dei cittadini nelle forze dell’ordine cresce. Non è vero che si denuncia di meno
Rossi La Provincia ha stanziato 500.000 euro per un presidio in piazza Dante