Rossini non convince
L’inizio della legislatura si sta presentando oltre che storicamente complesso anche un po’ deludente. L’onorevole Emanuela Rossini (eletta nella lista Svp-Patt, grazie ai voti del primo), con le sue dichiarazioni mi ha sorpreso. In merito ai punti nascita ha accusato di mistificazione i colleghi trentini eletti nel centrodestra.
Forse sfugge all’onorevole che proprio il Patt ha chiuso i punti nascita periferici, raggiungendo l’apice delle prese in giro con Cavalese. Sicuramente come esponente di Pinzolo avrebbe potuto battere qualche colpo in più sul punto nascite di Tione, sempre chiuso dal centrosinistra e barattato con un protocollo fatto solo di parole.
In seguito, Emanuela Rossini ha presentato due leggi costituzionali per l’annessione al Trentino Alto-Adige dei comuni di Pedemonte, Magasa e Valvestino. Bene, mi chiedo però per quale motivo non abbia portato all’attenzione del Parlamento i problemi delle valli Giudicarie fra cui la mancata realizzazione della circonvallazione di Pinzolo. Infine, è intervenuta di recente sulla polemica tra Rossi e gli organizzatori del Dolomiti Pride: vorrei ricordare che il Patt ha sempre appoggiato le battaglie Lgbt sponsorizzate dal Pd, mentre ora con questa piccola marcia indietro tenta di recuperare l’elettorato tradizionalista che si sta spostando verso il centrodestra autonomista.
Grazia Castellini, CONDINO