Caritro prepara l’ingresso in Seac
Bort conferma: «C’è una delibera, manca solo la firma». Quota intorno all’1%
Trattative in corso per l’ingresso di Fondazione Caritro in Seac, la società di servizi dell’Unione Confcommercio. «Per la chiusura sarà questione di qualche settimana» assicura Gianni Bort.
TRENTO Fondazione Caritro ha deciso di entrare in Seac, la società di servizi dell’Unione Confcommercio. Le trattative sono in corso per definire i dettagli, ma «c’è già una delibera in tal senso. Credo che per la chiusura sarà una questione di qualche settimana» conferma Gianni Bort, presidente dell’Unione.
Per Fondazione Caritro si prospetterebbe così la possibilità di entrare con una partecipazione — che dovrebbe comunque essere contenuta, nell’ordine dell’1% — in un’azienda importante per il tessuto economico trentino, che sta crescendo e ha in animo di investire.
Il valore della produzione di Seac nel bilancio relativo all’esercizio 2016 era di 21,5 milioni di euro, con un utile di 6,8 milioni. A livello nazionale i dipendenti un anno fa erano 385, di cui 185 solo a Trento. Il piano industriale 2016-18 mette in campo un milione all’anno, per arrivare ad assumere nel periodo una quarantina di nuovi addetti, in particolare nel settore informatico. In autunno il presità dente Bort — che è anche leader di Confcommercio e della Camera di commercio — faceva sapere: «Se troveremo acquisizioni appetibili, lo faremo ben volentieri. Diciamo che ci piacerebbe trovare real- con cui sviluppare aree di business».
Fondazione Caritro ha chiuso il bilancio 2016 con un avanzo di esercizio di 12,5 milioni ed erogazioni sul territorio per 7,4 milioni (erano 6,13 nel 2015). Il patrimonio era a quota 417 milioni (511 milioni di euro valutando il patrimonio al fair value).
Secondo le prime indicazioni, nel bilancio 2017 l’avanzo di gestione dovrebbe superare i 14 milioni, garantendo costanza di erogazioni. In questi anni sarebbero stati accantonati dei fondi che potrebbero tornare utili nell’operazione con Seac. Bort specifica che «non è ancora stato firmato nulla», ma il progetto comunque è ai passaggi finali.
Nelle scorse settimane Caritro ha presentato gli stanziamenti deliberati nelle ultime due sedute del Consiglio di gestione, pari a 1,19 milioni per due bandi e a 1,28 milioni per progetti di ricerca specifici. Il presidente Michele Iori ha sottolineato come «la programmazione sia fondamentale se si vuole incentivare lo sviluppo socio-economico di una comunità e per riuscirci è altrettanto indispensabile creare reti e collaborazioni con le diverse realtà del territorio». «Mi riferisco ad imprese, centri di ricerca ma anche alle altre fondazioni di origine bancaria che operano nel Triveneto in modo da poter disporre di risorse maggiori».