«Pendolari, un treno nuovo»
Tratta Borgo-Bolzano: Gilmozzi e Mussner già attivi. Rfi: collaborazione totale
Borgo-Bolzano, la soluzione contro il sovraffollamento è un treno più grande. Trenitalia e le Province autonome di Trento e Bolzano condividono la soluzione per risolvere i disagi per i pendolari. Presto un tavolo di lavoro.
TRENTO La soluzione contro il sovraffollamento è un treno più grande. Trenitalia e le Province autonome di Trento e Bolzano concordano sulla soluzione per risolvere i disagi sul regionale 5500, che trasporta i pendolari tra Borgo Valsugana e Bolzano con partenza alle 6 e arrivo alle 7,43, nel capoluogo altoatesino. Più facile a dirsi che a farsi, dato che l’acquisto imporrebbe una spesa di alcuni milioni di euro. Ma tutti gli attori concordano sulla necessità di fare tutto il possibile per sostenere un investimento ritenuto centrale. «Usare un Minuetto per quella corsa è improprio» osserva l’assessore provinciale ai Trasporti, Mauro Gilmozzi. Il problema di questo treno, spinto da un motore termico alimentato a gasolio, sta nella struttura, a composizione bloccata, e, dunque, non facilmente modificabile nella disposizione delle carrozze. «Di fatto è un modello non modulabile — conferma Gilmozzi — e, dunque, non è possibile aggiungere vagoni. Per questo abbiamo segnalato al gestore Trenitalia l’esigenza di valutare l’impiego di un altro modello, più flessibile e con motore elettrico». Questione che Gilmozzi spiega di avere condiviso anche con l’omologo altoatesino, Florian Mussner. «Con lui, come con Trenitalia, c’è piena collaborazione — spiega ancora l’assessore trentino — è una partita da condividere a livello regionale, anche perché l’interconnessione lungo il corridoio della Valle d’Adige è importante per tutte le comunità». Lettura confermata dal direttore regionale di Trenitalia, Roger Hopfinger. «Abbiamo proposto un tavolo di lavoro alle due province — dice — perché al momento tutto il materiale rotabile di cui disponiamo, è impiegato». Insomma, non ci sono spazi di manovra e spostare un mezzo da una tratta all’altra, potrebbe significare solo uno spostamento del problema su un altra corsa. «Il confronto con i nostri interlocutori è eccellente — assicura Hopfinger — discuteremo insieme le soluzioni, ma è chiaro che dovranno essere valutati investimenti per l’acquisto di nuovi materiali». In ogni modo, Gilmozzi volge la questione al positivo. «Nel complesso — rileva — la corsa che parte alle 6 da Borgo Valsugana verso Bolzano è la sola su cui vengono segnalati disagi. Disagi dovuti al fatto che molte persone hanno scelto il treno come alternativa all’automobile. E questo è un dato incoraggiante». Un ragionamento cui si aggancia Mussner, convinto della centralità delle infrastrutture ferroviarie nella programmazione di una mobilità efficiente e sostenibile. «Siamo contenti — sottolinea — che sempre più persone scelgano la ferrovia, ma per consolidare il risultato dobbiamo garantire sempre corse puntuali e comode, con un numero adeguato di posti a sedere». L’obiettivo è predisporre una soluzione celere e durevole. «Dobbiamo studiare il modo per trovare un treno in più — rimarca l’assessore provinciale ai Trasporti di Bolzano — la collaborazione con Gilmozzi e Trenitalia è da sempre eccellente e, questo, mi fa essere ottimista sul raggiungimento di un risultato che deve essere colto il più velocemente possibile».
Gilmozzi Il Minuetto non è modulabile, improprio per quella corsa Positivo che sempre più utenti scelgano la ferrovia in alternativa all’auto