«Metodo sbagliato, nel merito vedremo»
Bilancio, il maxi-emendamento del centrodestra al vaglio della maggioranza
TRENTO Aperture nel merito, perplessità nel metodo. Questa l’accoglienza che la maggioranza tributa al maxiemendamento all’assestamento del bilancio comunale, annunciato dalle opposizioni di centrodestra. Un terreno su cui i capigruppo del centrosinistra autonomista si sono confrontati ieri pomeriggio, in attesa dell’approfondimento in giunta, previsto per lunedì. La proposta di Fi, Lega, Civica Trentina prevede di spostare 3,5 dei circa 16 milioni di euro oggetto della manovra, resa possibile dal finanziamento ministeriale per l’avvio del progetto urbanistico Santa Chiara Open Lab, che ha beneficiato di 18 milioni. In caso di stop le tre forze d’opposizione sono pronte all’ostruzionismo in aula. «Peccato — commenta Italo Gilmozzi, assessore ai Lavori pubblici — che in circa due mesi di lavoro in commissione, non siano state formalizzate proposte, se si esclude la sollecitazione, accolta, per il rinvio dell’ipotesi di ampliamento della Palazzina Liberty di piazza Dante». Ciò non toglie che i temi saranno valutati nel merito. «Ci sono le opere utili ai cittadini — osserva ancora Gilmozzi — non quelle targate Pd o centrodestra. La variazione deve passare non perché l’abbiamo proposta noi, ma perché serve a Trento». Consonante il ragionamento di Paolo Serra che, di fatto, prospetta uno spazio di manovra, pur marcando la non rinunciabilità di alcuni interventi previsti in manovra: nuove piscine (4 milioni), ex Atesina (2 milioni), manutenzioni (3,6 milioni). «Si può ragionare — riflette il capogruppo Pd/Psi — sull’ampliamento del lido Manazzon o sulla videosorveglianza. Diversa la proposta di intervento per un milione sul parcheggio ex Sit, destinato a essere superato dagli interventi urbanistici che porteranno alla nascita a Piedicastello di uno scambiatore da 2.000 posti». Più prudente Alberto Pattini. «Voglio prima confrontarmi con i miei — spiega il capogruppo Patt — il consiglio inizia martedì e c’è tempo per riflettere, sapendo che la maggioranza ha il compito di decidere». E, sibillino, chiosa: «Se qualcuno vuole fare l’inciucio del governissimo, lo vedremo». Non tutta l’opposizione, però, sembra avere lo stesso approccio. «Il centrodestra — rileva Andrea Maschio, capogruppo 5 Stelle — non ci ha coinvolto e, in ogni modo, non ha mosso rilievi nel lavoro di commissione. Diamo atto, invece, alla maggioranza di avere cercato il dialogo, mostrando ascolto. Credo che, presto, presenteremo qualche ordine del giorno ma, nel complesso, non diamo un giudizio negativo sulla variazione di bilancio. Facile, dunque, che ci orienteremo verso un voto di astensione».
Gilmozzi Non ci sono opere del Pd o di altri, semmai interventi utili o meno