Bolzano sotto il fascismo nei video di propaganda ora sul web
BOLZANO Sono 256 e tutti di grande interesse i video sul periodo fascista inerenti l’Alto Adige caricati sul nuovo sito web dello storico Istituto Luce (www.archivioluce.com) e visionabili liberamente dal pc o smartphone. «Una buona parte era già stata acquistata dalla Provincia, dall’assessorato alla Cultura di lingua italiana, nel 1996 — ricorda Giorgio Mezzalira, storico ed editorialista del Corriere dell’Alto Adige — Giorgio Delle Donne era andato a Roma all’Istituto Luce a catalogare e ad acquistare i diritti dei filmati di interesse locale, portandone copia a Bolzano dove finora erano visionabili al centro audiovisivi». Tre le categorie dei filmati: documentari, cinetelegionali Luce (notiziari vagliati dalla censura del regime, spesso dallo stesso dittatore Benito Mussolini), Settimane Incom, sintesi di eventi e fatti rilevanti in settimana. Filmati, questi ultimi, che venivano trasmessi nel secondo dopoguerra nelle sale cinematografiche. «Ora possiamo vederli comodamente sul divano e possiamo scegliere tra un’offerta infinita in tv e sul web, ma all’epoca questo strumento di propaganda era vissuto come intrattenimento e aveva un’azione potentissima di persuasione, educazione e indottrinamento delle masse - racconta Mezzalira -. Il valore didattico, storico e culturale di questi documenti oggi non ha prezzo. Se accompagnati dall’adeguata chiave interpretativa che ne guidi la fruizione, è di straordinaria importanza poter assistere con i propri occhi alla movimentazione delle masse o alla costruzione della nuova Bolzano, dalle Semirurali al quartiere di Piacentini, così come al viaggio in treno di Hitler dal Brennero a Roma o al bombardamento di Trento e Bolzano nel 1943».