«La crisi non è risolta, da Rossi solo spot»
Centrodestra pronto alla battaglia. Fugatti: «Ridurre la burocrazia»
TRENTO «Noi vediamo una realtà ben diversa da quella da spot elettorale descritta da Ugo Rossi e i suoi». Maurizio Fugatti non ha dubbi sulla necessità di cambiare passo in Provincia e nella battaglia sull’assestamento vede un’occasione per dare un segnale per l’alternativa al centrosinistra autonomista. «Noi non vediamo così rosa — ribadisce il deputato e leader della Lega del Trentino — i dati ufficiali sul 2017 ancora non ci sono e, per carità, ci potrà anche essere qualche miglioramento. Ma nel 2016 abbiamo segnato il passo, pesantemente. Abbiamo una disoccupazione giovanile al 24%, quando a Bolzano è un terzo della nostra. Per la prima volta abbiamo fatto peggio del Veneto che è al 18%. Una recente ricerca Cna dice che per l’occupazione l’Alto Adige è al primo posto, noi al diciannovesimo». La costruzione della ripresa economica per Fugatti passa attraverso la semplificazione normativa. «In aula — sostiene il leghista, possibile candidato del centrodestra per la guida di piazza Dante —bisognerà rilanciare la proposta di un percorso di semplificazione normativa e burocratica, da concertare tra politica, imprese, categorie. Senza contare la necessità di interventi su valli e periferie, dimenticate da Rossi». Questo anche per rimettere al centro il Made in Trentino. «Non solo nei prodotti, ma anche nella valorizzazione delle imprese nelle opere. Fa riflettere che l’appalto del tunnel Loppio Busa sia stato vinto da un’azienda di Benevento o, ancora, che un simbolo come Trentinalatte sia stato acquisito da una realtà della Sardegna». Concorda Rodolfo Borga, capogruppo di Civica Trentina. «Aspettiamo di vedere il dettaglio della manovra di assestamento — premette — ma non penso ci saranno grandi segnali, dopo anni di calo degli investimenti pubblici. Vanno snellite norme farraginose che generano contenzioso e bloccano l’economia, rendendo faticoso il lavoro dell’agenzia Apap nel licenziare la realizzazione delle opere pubbliche. Basta pensare alla vicenda del Not, il nuovo ospedale di Trento». Intanto il lavoro comune di opposizione si affianca alla preparazione del voto d’autunno. «Il perimetro — riprende Fugatti — è quello del centrodestra nazionale, integrato da espressioni civiche come Agire, Civica Trentina, Progetto Trentino, gli autonomisti di Walter Kaswalder. Entro un mese contiamo di fare sintesi sul programma». E sulla propria ipotetica candidatura a presidente, l’esponente del Carroccio è prudente. «Sulla base del programma troveremo una persona in grado di rappresentare tutti. Vedremo chi sarà».