«Campiglio, valli unite nella promozione»
Funivie, l’analisi di Felicetti: «I clienti si aspettano il massimo, qualità prioritaria»
TRENTO Dopo 13 anni alla guida dell’Apt di Fiemme, Bruno Felicetti a ottobre sarà formalmente il nuovo vicedirettore delle Funivie di Campiglio.
Felicetti, cosa l’ha convinta ad accettare questa proposta?
«Questa è una società importante con grandi ambizioni e grandi prospettive di crescita, una delle più grandi ski aeree dell’arco alpino. Quindi è uno stimolo poter giocare una sfida che sia importante per le valli Rendena e val di Sole ma anche un po’ per tutto il Trentino perché da sempre Campiglio è la punta di diamante».
Qual è la prospettiva che ha in mente per funivie Campiglio?
«Io vado a fare il vice, non aspetta a me decidere. Penso però che in prospettiva bisognerà ragionare sempre di più su una promozione di macro ambito e non solo di singola valle e poi quello di offrire sempre un prodotto di altissima qualità perché i clienti in quest’area si aspettano questo».
Lei è anche un uomo di marketing, come intende muoversi in questo ambito?
«È prematuro parlare di questo. Prima di tutto bisogna conoscere l’azienda e le sue potenzialità. Poi sono scelte che si fanno all’interno della squadra e quindi ci saranno modi e tempi di confrontarci».
Creare nuove piste è ancora un investimento giusto per il turismo o bisogna mantenere quelle esistenti e puntare su altri segmenti?
«Lo sci alpino è ancora la colonna vertebrale del turismo invernale, poi sicuramente ci sono anche altre possibilità che stanno emergendo ma che per il momento sono ancora di nicchia. Bisogna tenere alta l’attenzione su tutto, senza essere monocolore o monotematici. È necessario considerare però che parliamo di economia e di grandi numeri, quindi si deve tener conto del valore relativo che ogni segmento di mercato rappresenta. Parliamo di tre ambiti turistici, la val Rendena, Madonna di Campiglio, la val di Sole, con centinaia e migliaia di posti letto che vanno adeguatamente riempiti. Bisogna fare delle politiche oculate ma serie, di grande impatto».
Quindi si può dire che non si esclude dal tutto anche la realizzazione di nuovi impianti?
«Questo non spetta a me deciderlo, ho sciato tre volte a Madonna di Campiglio quindi non posso giudicare se ne servano in più o in meno. È troppo prematuro, ho bisogno di capire, di vedere i numeri, le potenzialità e poi in base a quelle si fanno delle valutazioni».
13 sono gli anni che Bruno Felicetti ha dedicato alla guida dell’Apt di Fiemme. Da ottobre diventerà vicedirettore delle Funivie di Campiglio