L’Admo: «Mancano i soldi per tipizzare tutti» Nel 2018 registrati 400 nuovi donatori. Lorenzini: «Il Santa Chiara può seguirne solo 230»
TRENTO Un’associazione che contribuisce alla cura della leucemia e delle neoplasie del sangue deve pagare un prezzo a causa di un eccessivo successo? Quello che sembra una contraddizione è la realtà di Admo, associazione che dal 1990 in tutta Italia si occupa di riunire tutti i donatori, potenziali o effettivi, di midollo osseo. La sede trentina dell’associazione, dall’anno scorso fissata in via San Marco a Trento, si trova ad affrontare questa spiacevole situazione. Il considerevole boom di nuovi iscritti degli ultimi mesi si sta scontrando con un limite di risorse che rende di fatto impossibile la tipizzazione, vale a dire l’iscrizione alla banca dati nazionale, di molti di essi. Se nel 2017 sono stati raccolti 726 nuovi donatori, nei primi mesi del 2018 il numero è già schizzato a 400, la maggior parte dei quali giovani tra i 18 e 20 anni intercettati dall’attività di formazione che l’associazione mette in atto in decine di scuole superiori del territorio. «Le ormai croniche difficoltà delle strutture preposte alla tipizzazione non possono che preoccuparci – spiega la presidente Ivana Lorenzini - Il laboratorio dell’ospedale Santa Chiara copre 230 tipizzazioni l’anno e a queste si aggiungono le 300 tipizzazioni coperte dal registro di donatori midollo osseo americano, ma con un numero così elevato di nuovi ingressi non si riesce a soddisfare la richiesta di nuovi esami, tant’è che la rimanenza dei donatori non tipizzati del 2017 sono andati a sommarsi agli altri 300 iscritti del 2016 ancora da tipizzare». Quasi 500 aspiranti donatori che dovranno aspettare per essere effettivamente iscritti in quel registro nazionale che permette di incrociare i profili genetici dei malati in attesa di trapianto e dei donatori compatibili. Le spese dell’esame per ogni donatore extra (circa 250 euro) sono a carico dell’associazione. «In attesa di un intervento diretto del registro italiano donatori midollo osseo che possa portare a un incremento delle nuove tipizzazioni, nel mese di gennaio Admo Trentino ha versato all’Azienda sanitaria provinciale 20mila euro che saranno destinati alla tipizzazione di 100 nuovi donatori» ha dichiarato Lorenzini. Oltre che per la tipizzazione, i fondi dell’associazione vengono impiegati per formare figure professionali in grado di sostenere la ricerca medica. «Il nostro impegno è di finanziare due borse di ricerca all’anno per permettere a giovani biologi, medici e tecnici di laboratorio di lavorare presso l’ospedale Borgo Roma di Verona e il Santa Chiara di Trento.»
Ancora più importanti risultano quindi le attività di autofinanziamento organizzate da Admo. La prossima sarà «Chicco Sorriso» il 19 maggio: i volontari venderanno del riso nei supermercati Coop e Sait.