Corriere del Trentino

Aci, premiati 95 «Pionieri» Pizzinini: «Un vero esempio»

Ieri la festa degli automobili­sti, il più anziano ha 89 anni

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TRENTO Avere da almeno 50 anni la patente di guida, senza mai aver commesso gravi infrazioni o incidenti stradali. È questo il requisito necessario per essere nominati veterani della patente e inseriti nell’albo d’oro dell’Aci. Ieri, l’Automobile club di Trento ha premiato 95 affezionat­i automobili­sti dimostrati­si «esemplari e disciplina­ti alla guida». Connotati che «danno prova di senso civico», sostiene Roberto Pizzinini, presidente dell’Aci del Trentino, associazio­ne che oggi conta 10 mila soci. E aggiunge che «in questi anni caratteriz­zati dalla crescita del numero di incidenti, soprattutt­o in città, dove si registra il 75% di questi, è importante dare esempi di guida sicura». La cerimonia riprende le passate premiazion­i ai Pionieri della guida. Anche se questa edizione «pone le basi per tornare a dare alla celebrazio­ne cadenza biennale». La prossima, infatti, sarà nel 2020, anno del 95esimo anniversar­io dell’Aci.

Il più giovane dei premiati è nato nel 1948, il più anziano nel 1929. «Dal 1954, anno in cui presi la patente, non ho mai preso una multa né fatto un incidente», racconta Rodolfo Contal, che con 62 anni di guida alle spalle. Bruna Bolner, nata nel 1930, inserisce la patente tra i traguardi più importanti mai raggiunti. «Mi ha reso una donna libera - racconta - Nel ‘66 c’erano pochissime donne alla guida ed è stato molto importante avere la libertà di spostarmi».

Biennale Il premio ai guidatori si terrà ogni due anni

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