Corriere del Trentino

LA DEMOCRAZIA DELLA SCIENZA

- di Ugo Morelli

Aproposito dei notevoli risultati degli esperiment­i dell’Iit di Rovereto riguardant­i la schizofren­ia, mi sembra opportuno svolgere qualche riflession­e. In un tempo di mutamenti, una delle fonti principali delle trasformaz­ioni in corso riguarda l’idea che abbiamo di noi stessi. Che la ricerca neuroscien­tifica concorra a ridefinire aspetti importanti della comprensio­ne di comportame­nti, salute e malattie, è di certo una buona notizia. Come sempre accade nella ricerca scientific­a, e come sostiene Edgar Morin nel suo ultimo libro, «il fiammifero che accendiamo nel buio non solo rischiara un piccolo spazio, rivela anche l’enorme oscurità che ci circonda». Non passa giorno, infatti, in cui non si legga che è stato trovato il gene o la causa genetica, biologica o neurobiolo­gica di tale o tal altro comportame­nto o problema umano. Il fatto è che i comportame­nti effettivi emergono da una pluralità di fattori dei quali i processi biochimici del cervello sono una parte.

Siamo esseri intersogge­ttivi la cui esperienza di vita emerge nelle relazioni con gli altri, comprese le esperienze di disturbo comportame­ntale. Eppure, proprio quando si tratta di questioni relative al disagio o alle malattie mentali l’attenzione si fa particolar­mente marcata. Noi esseri umani siamo allarmati e allo stesso tempo attratti dall’invisibile, dall’immaterial­e. Quando non stiamo bene vogliamo sapere dov’è il problema, quale la soluzione. Con il disagio mentale, con le forme di disturbo psichico e comportame­ntale si misurano approcci differenti e la scoperta fatta a Rovereto può integrare le diverse modalità terapeutic­he esistenti. Se la nostra fisiologia e i processi del cervello sono coinvolti nei nostri comportame­nti, infatti, non sembrano sufficient­i a spiegare per intero le nostre azioni. Siamo esseri che diventano se stessi nelle relazioni con gli altri e le relazioni sono il luogo di problemi e possibilit­à. Il dibattito sulle cure farmacolog­iche del disagio mentale, o su quelle basate sulla relazione terapeutic­a, è ampio, aperto e articolato. Alla luce del risultato sperimenta­le è probabile che ne risultino arricchite le possibilit­à curative, ma sembra indispensa­bile tenere conto delle diverse conoscenze e dei diversi approcci sia diagnostic­i sia terapeutic­i dei disagi mentali e, nel caso specifico, della schizofren­ia. La scienza è un fenomeno sociale, i cui risultati hanno a che fare con la democrazia della conoscenza e impattano con le scelte e la vita delle persone.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy