Corriere del Trentino

Il papà sparisce con i due figli, moglie disperata

- Leone

Il timore «Ho paura che voglia ritornare con loro in Tunisia o che faccia qualcosa di male»

La loro mamma li aveva BOLZANO lasciati col papà, dal quale da pochissimo si era separata, domenica mattina, verso le 8.30, per andare a lavoro. Eppure, secondo quanto ricostruit­o sino ad oggi dagli investigat­ori, in meno di mezz’ora Jamal Methenni, tunisino, classe 1985, avrebbe preparato un borsone per i due piccoli, Yasmine, 2 anni, e Yassine, che tra un mese ne compirà 4, e li avrebbe portati con sè. Quale sia la sua meta, non si sa.

Rosa Mezzina, mamma dei piccoli, ha iniziato a cercare l’ex marito poco prima di mezzogiorn­o, per sapere se i suoi piccoli avevano mangiato, se erano tranquilli. Ma il telefono è staccato, e Jamel è irrintracc­iabile. Lo cerca anche la mamma di Rosa, Marina, che vuole andare a trovare i nipotini, ma nell’appartamen­to in via Penegal non trova nessuno. «Ci siamo separati circa due mesi fa, ma con Jamel non ho mai avuto scontri sui bambini, nè mi ha mai dato modo di pensare che volesse fare del male ai piccoli o volesse portarmeli via. Sabato sera, ad esempio, era passato da me per portarmi della carne che aveva preso per noi».

L’ultima traccia lasciata dall’uomo è il passaggio dal casello autostrada­le: intorno alle 10.30 di domenica, sarebbe infatti uscito ad Ala - Avio con il suo furgone Fiat a tre posti, mentre l’ultima cella telefonica agganciata, sempre nella stessa mattinata, è quella di Verona. Fino al furgone, parchegind­ietro, giato a Bolzano, ci è però arrivato in taxi e proprio per questo gli inquirenti hanno sentito ieri il tassista e acquisito tutte le informazio­ni sul tragitto. Rosa ha sporto denuncia ai carabinier­i, che hanno subito avviato le ricerche: una foto dell’uomo e dei piccoli è stata diramata in tutta Italia, frontiere e aeroporti sono stati allertati. «Non credo possa andare lontano — spiega Rosa — anche perché tutti i documenti dei piccoli li ho io. Certo, ho il timore che voglia portarli in Tunisia o che possa avere un raptus e fargli del male. I bimbi magari si staranno chiedendo dove è la mamma, avranno paura. Per questo gli dico: torna e riporta Yasmine e Yassine a casa». Il medesimo invito arriva dal colonnello Enrico Pigozzo, del nucleo operativo, che coordina le indagini, il quale rivolge un appello affinché l’uomo si presenti in una caserma e si faccia trovare.

Jamel, oltre alla separazion­e, pare vivesse un momento molto difficile: «Ha perso il lavoro, non ha un soldo — spiega Rosa — alcuni conoscenti mi hanno detto che aveva problemi di dipendenze. Quello che so è che qualcuno lo sta aiutando economicam­ente, perché non ha un euro e non so come abbia fatto a mettere benzina o a pagare l’autostrada».

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Disperazio­ne A destra, Rosa Mezzina, mamma dei due bimbi portati via dal padre In basso, il papà Methenni Jamel e i piccoli Yassine e Yasmine
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