Le mostre del festival
La montagna vista da diverse prospettive, il centenario della Grande Guerra, il Giappone come Paese ospite, l’architettura d’alta quota: attorno a questi temi ruotano quest’anno le undici nuove mostre di Trento Film Festival. Come da tradizione, dunque, un denso programma che in diversi luoghi della città permette un ampio sguardo sui temi cari al festival.
Dal 20 aprile sono già aperte tre esposizioni: presso il Museo dell’Aeronautica Gianni Caproni (via Lidorno 3), in collaborazione con il Museo nazionale storico degli alpini,
Il Capitano Sora al Polo
Nord: fotografie, cimeli e opere legate alle spedizioni al Polo Nord raccontano l’impresa del capitano degli alpini Gennaro Sora (fino al 20 maggio).
Alle Cantine di Torre Mirana (via Rodolfo Belenzani 3), il primo assaggio d’Oriente con
Mukashi Mukashi: C’era una
volta in Giappone (fino al 6 maggio), a cura di Monica Monachesi per la Fondazione Stepan Zavrel, in cui le più belle fiabe tradizionali e le figure dell’immaginario popolare narrano l’immaginario del Paese del Sol Levante. In sala
Thun, invece, si può vedere Storie dell’arcipelago sottosopra (fino al 6 maggio), mostra personale di Philip Giordano,
autore del manifesto della 66. edizione del Trento Film Festival. Ci spostiamo, quindi, a Palazzo Lodron, il 26 aprile alle 17, per il tradizionale appuntamento con l’architettura d’alta quota di RifugioPLUS. Design
High – Progetti Alti (fino al 6 maggio), un’esposizione di modelli plastici e rappresentazioni di sperimentazioni progettuali sulle forme di fruizione per la montagna trentina del domani, in collaborazione con l’Università di Trento.
Dallo stesso giorno e fino al 5 maggio sarà visitabile nel tendone di MontagnaLibri, in Piazza Fiera, Nihon no Ehon. Il Giappone nei libri illustrati, un’opportunità da non perdere per entrare in contatto con l’albo illustrato giapponese che arriverà a Trento dopo le tappe a Sàrmede, Bologna Children’s Book Fair, Milano al Muji e a Torino al Museo di arte orientale.
Numerosi gli appuntamenti nel periodo compreso tra il 26 aprile e il 6 maggio: l’atrio dell’Auditorium S. Chiara (via Santa Croce 67) ospiterà la rassegna fotografica Quello strano fenomeno chiamato arrampicata libera di Matteo
Pavana. Attesa l’iniziativa di Palazzo
Trentini (via Giannantonio Manci 27) dedicata a Bruno Detassis. Una vita libera in montagna. A dieci anni dalla scomparsa, la figura umana e le imprese alpinistiche di Bruno Detassis, «il Custode del Brenta» saranno al centro di una serie di eventi organizzati dal Trento Film Festival e dalla Sat.
La Bottega Mandacarù ospiterà invece Giappone rurale: natura e tradizione in quindici scatti, a cura dell’Associazione Yomoyamabanashi – 4 ciacere. Ma Giappone vuol anche dire Hiroshima e su questo ri-
fletterà dal 26 aprile alle 13 maggio Hiroshima e dopo: dal primo esempio di guerra nucleare agli arsenali attuali, mostra fotografica a cura di Mirco Elena presso il Centro per la cooperazione internazionale (vicolo San Marco 1). Fotografia protagonista dal 27 aprile anche a Palazzo delle Albere (via Roberto da Sanseverino 43), con Cent’anni dopo. Ricordi di guerra, sguardi di pace, a cura di Giovanna Calvenzi.
In Piazza Fiera saranno infine esposti per tutta la durata del Festival gli scatti più belli di alcuni fotografi soci sostenitori della Fondazione Dolomiti Unesco, in occasione della mostra Straordinaria Bellezza. Continuerà inoltre a Palazzo Roccabruna l’esposizione Menu delle montagne, e alle Gallerie di Piedicastello, L’ultimo anno 1917 – 1918 dedicata alla Grande Guerra sul fronte italo-austriaco nel suo momento più critico e decisivo.