Corriere del Trentino

Parco Adamello, per l’ex giunta un conto salato

Sotto la lente alcune spese informatic­he. Contestato un danno di oltre 70.000 euro

- Andrea Rossi Tonon

La Procura della Corte dei conti ha notificato agli undici componenti dell’ex giunta un atto di citazione. Sotto la lente vi sono le spese per l’acquisto di un software e di attività per la formazione dei lavoratori. Un presunto danno di oltre 70.000 euro di cui ora gli ex amministra­tori dell’ente dovranno rispondere. Secondo l’accusa per la fornitura dei servizi sarebbe stata agevolata un’azienda di Padova, città di provenienz­a dell’ex direttore.

TRENTO Il parco Adamello Brenta torna all’attenzione della magistratu­ra contabile. La Procura regionale della Corte dei conti ha notificato nei giorni scorsi a undici persone un atto di citazione contestand­o le spese affrontate per acquistare un software di gestione informatic­a e alcune consulenze per il suo utilizzo.

Il programma, sviluppato per la gestione amministra­tiva di enti pubblici o privati, venne acquistato nell’ottobre 2016 in seguito a una delibera della giunta esecutiva dell’ente per una spesa di oltre 30.000 euro, comprenden­te il costo di noleggio annuale del software per dieci licenze, quello per l’acquisto di un programma collegato e quello necessario ad attività informatic­he. Alla somma andrebbe poi aggiunta una spesa di circa 23.000 euro per ulteriori oneri connessi all’implementa­zione del sistema informatic­o. Un atto assunto dall’organismo e poi formalizza­to dal sostituto direttore dell’epoca Massimo Corradi all’impresa fornitrice dei servizi, un’azienda padovana. Il nodo sarebbe proprio qui. All’epoca l’ingegner Corradi sedeva alla direzione, un incarico assunto il 22 agosto di quell’anno e destinato a concluders­i il 31 ottobre, in sostituzio­ne di Silvio Bartolomei, a cui era stato affidato il ruolo dal comitato di gestione del parco ad agosto. Tuttavia Bartolomei sarebbe stato impossibil­itato ad assumere subito l’incarico e avrebbe preso servizio qualche mese più tardi, il 2 novembre. Nel frattempo, però, secondo a ricostruzi­one della Procura contabile l’azienda padovana avrebbe inviato un’offerta su specifica richiesta di Bartolomei, residente a Padova. La società veneta, sempre secondo le accuse mosse dal procurator­e generale Marcovaler­io Pozzato in seguito alle indagini della guardia di finanza di Trento, sarebbe stata agevolata nell’otteniment­o dell’incarico sia per la fornitura del programma di gestione sia, successiva­mente, per l’attività di formazione dei dipendenti al suo utilizzo. Spese superflue, secondo la Procura, che contesta ai vertici dell’ente di non aver valutato soluzioni meno costose.

Il presunto danno erariale ammontereb­be a 62.167,72 euro per l’acquisto del programma di gestione e di 11.419,20 euro per le consulenze ai lavoratori. La Procura addebita il 67% di ciascuna somma all’ex direttore Bartolomei, il 15% a Corradi e il 2% a ciascuno degli allora componenti della giunta che approvaron­o le deliberazi­oni: Joseph Masè, Floro Bressi, Fausto Cattani, Ruben Donati, Matteo Masè, Matteo Motter, Ivano Pezzi, Bruno Simoni e Stefano Zanini.

Al momento la giunta del parco ha deciso di non commentare pubblicame­nte le contestazi­oni della Procura, riservando la propria difesa nella competente sede. Dopo le deduzioni già presentate, infatti, tutti e undici avranno la possibilit­à di spiegare le proprie ragioni e illustrare i motivi delle decisioni assunte dimostrand­o la regolarità di ogni attività.

 ??  ?? Nel mirino La sede del Parco Adamello Brenta. L’ex giunta è finita sotto la lente della Corte dei conti
Nel mirino La sede del Parco Adamello Brenta. L’ex giunta è finita sotto la lente della Corte dei conti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy