Corriere del Trentino

Moser: «Cronometro odierna fondamenta­le»

Moser: «Crono Trento-Rovereto? Dumoulin può recuperare 3 secondi»

- Di Giannanton­io

Il Giro d’Italia fa tappa in Trentino con la cronometro Trento-Rovereto. «Una tappa fondamenta­le» spiega Francesco Moser, che lancia Yates ma ne ridimensio­na le previsioni.

TRENTO «La tappa di oggi è determinan­te per le sorti del Giro d’Italia». Francesco Moser non ha dubbi parlando della cronometro Trento-Rovereto. Gli inseguitor­i di Simon Yates proveranno a ridurre il gap che li separa dalla maglia rosa. In primis il vincitore del Giro dell’anno scorso, l’olandese Dumoulin, considerat­o uno dei più forti, se non il migliore, nella corsa a cronometro. Per lui è un’occasione imperdibil­e per accorciare il distacco di 2’11’’ che lo divide dal giovane britannico.

Moser, Yates ha spiegato di non essere affatto tranquillo con il vantaggio che è riuscito ad ottenere su Dumoulin. Crede, anzi, che questi potrà dargli 4 secondi a chilometro nella cronometro di oggi. Il che porterebbe la maglia rosa all’olandese. È plausibile?

«La tappa di oggi è sicurament­e decisiva per Dumoulin. Lo scorso anno ha sbaragliat­o il campo nella corsa contro il tempo. Ma nonostante ciò, non riuscirà a prendere la maglia. Non credo che si avvererà la previsione di Yates: quattro secondi sono tanti. Quando io ho vinto il Giro, ero riuscito a dare 3 secondi e mezzo a Laurent Fignon. Rispetto a questi, penso che Yates sia in una condizione migliore. Dumoulin potrà conquistar­e al massimo 3 secondi a chilometro. L’olandese è uscito bene dalle ultime salite, quindi ne risentirà anche lui».

Si aspettava una prestazion­e di questo livello da parte di Simon Yates?

«Yates è venuto al Giro come capitano della squadra insieme a Chaves e sarebbe dovuto essere quest’ultimo l’uomo di classifica. E invece è il giovane britannico ad indossare la maglia rosa. Nessuno pensava che potesse fare una prestazion­e di questo tipo. Se riuscirà a mantenere questa condizione vincerà senza dubbio il Giro. È in grandissim­a forma ed è necessario che la conservi per ottenere la vittoria. Ci saranno infatti altre tre tappe importanti, come quella di Bardonecch­ia. Comunque ieri ho avuto modo di incontrare il ragazzo e mi sembra ancora in forma: è davvero in gamba».

Non si può dire altrettant­o del nostro connaziona­le, Fabio Aru. È dovuto ad una preparazio­ne non ottimale?

«C’è in lui qualcosa che non va. Che avesse perso qualche minuto domenica ci sarebbe potuto anche stare, ma correre in quella maniera è una pena. Non voglio, però, entrare nel merito della preparazio­ne».

Tornando alla cronometro. Come valuta il tragitto?

«Il percorso è filante. L’unico fattore che potrebbe compromett­ere la velocità dei corridori è il vento. L’ho constato personalme­nte: tempo fa ho provato il percorso».

Ieri, inoltre, al Muse, Francesco Moser è intervenut­o alla presentazi­one di «La Leggendari­a Charly Gaul» e «La Moserissim­a”» appuntamen­ti chiave della stagione ciclistica trentina dal 6 all’8 luglio.

 L’analisi Il percorso è filante, ma il vento un’incognita. Aru? Correre così è una pena, qualcosa non va»

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