Centro migranti, l’attentato indigna Cusumano convoca il Comitato
Appiano, la Procura apre un fascicolo. Condanna di Anpi e mondo politico
BOLZANO La Procura della Repubblica ha aperto un’inchiesta contro ignoti per cercare di far luce sull’attentato di sabato sera al Centro di accoglienza dei richiedenti asilo di Appiano. Gli inquirenti spiegano che resta da valutare anche l’ipotesi di reato. L’Associazione Volontarius, che gestisce la struttura su incarico della Provincia presso la ex Caserma Mercanti, sta valutando se presentare querela. «Non ci lasciamo intimidire» commenta il presidente di Volontarius, Claude Rotelli.
Il commissario del Governo di Bolzano, il prefetto Vito Cusumano, ha intanto convocato per giovedì, alle 10, una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica: all’ordine del giorno della riunione c’è proprio la disamina di quanto accaduto al centro di accoglienza. All’incontro parteciperanno i componenti istituzionali del comitato: il questore, i comandanti provinciali dell’Arma dei carabinieri e della guardia di finanza, il presidente della Provincia ed i sindaci dei comuni di Bolzano ed Appiano.
Ieri mattina, il presidente dell’Anpi provinciale Guido Margheri si è recato presso il Centro profughi di Appiano per portare solidarietà a profughi e volontari. «L’atto criminale di Appiano contro persone inermi e indifese non può e non deve essere sottovalutato, o considerato un fatto isolato. I responsabili materiali dell’attentato — afferma Margheri — devono essere al più presto assicurati alla giustizia, ma le istituzioni, la politica e la società civile tutta devono reagire a tutti i livelli. Non è un caso se si è voluto colpire un Comune come Appiano dove si è realizzata una positiva esperienza di accoglienza e inclusione. È necessario contrapporsi alle falsità diffuse a piene mani su profughi, migranti e sicurezza e difendere la convivenza civile, la solidarietà e l’accoglienza. Basta sottovalutazioni, indifferenza, connivenze».
Numerose le prese di posizione del mondo politico. Una «ferma condanna» arriva da Chiara Rabini, consigliera comunale e referente per i richiedenti asilo e rifugiati: «Le scritte di odio e razzismo sono ignobili e inaccettabili. Spero che vengano individuati i responsabili e che l’atto rimanga isolato. In generale assistiamo a continue dichiarazioni irresponsabili e generalizzate di odio e intolleranza verso i migranti perché appartenenti ad altre culture, dichiarazioni che andrebbero bloccate e sempre condannate per il grave danno che portano alla nostra società e alla cultura». Sinistra - die Linke, in una nota a firma di Maurizio Attili, esprime la propria vicinanza a ospiti e operatori del centro di accoglienza: «Un petardo contro una struttura che ospita richiedenti asilo, impegnati in percorsi di formazione per favorirne l’inclusione, è un messaggio contro un modello di integrazione che vuole fornire agli ospiti gli strumenti per sentirsi cittadini e rendersi indipendenti dalle semplici politiche di sussistenza».
Rifondazione comunista Potere al popolo, dal canto suo, sottolinea: «All’ex caserma Mercanti vivono persone che si sono attivate autonomamente per trovare un lavoro, che frequentano corsi di lingue per imparare più in fretta a comunicare con noi. Tutto questo non fa piacere a chi vuole la separazione su base razziale. Condanniamo con forza questa azione». Se il consigliere comunale bolzanino Marco Galateo (Fratelli d’Italia) arriva a sbilanciarsi sull’identità dei possibili dell’attentato («chi dice che non siano stati gli anarchici stessi?»), Massimo Bessone, commissario della Lega Alto Adige, commenta: «Naturalmente condanniamo fermamente questo vile atto. Detto questo però, pare evidente che la gente è sempre più stufa della politica sin qui intrapresa dagli ultimi governi in materia d’immigrazione».
L’attentato viene condannato anche da Antonio Bova (Forza Italia): «Bisogna in questo clima di intolleranza discernere le politiche dell’accoglienza, denunciando alcune falle create dall’amministrazione provinciale e comunale , e l’incolumità delle persone ospitate all’ex caserma di Appiano, garantendo loro sicurezza». Infine un cittadino che abita proprio di fronte al centro di accoglienza assicura: «I profughi non hanno mai dato problemi. Non capisco il motivo di questo attacco».
Il centrodestra Galateo: «E se fossero stati gli anarchici?» Bessone: «La gente è stufa dell’accoglienza»