Pergine Festival Agrupación tra i protagonisti
Tra gli ospiti la compagnia Agrupación Señor Serrano
Anche se il meteo non sembra essere d’accordo, l’estate si avvicina rapidamente. E con l’estate tornano sulle scene anche i festival di arti performative che da anni animano la regione. Tra questi un posto d’onore va a «Pergine festival» (ex Pergine spettacolo aperto) che giunge alla sua 43esima edizione. Alla guida della kermesse che dal 6 al 15 luglio popolerà le piazze, i teatri e gli spazi più inaspettati della città di Pergine è Carla Esperanza Tommasini, decisa a intraprendere un energico percorso di rinnovamento. Le novità non comprendono solo il nome e l’identità grafica, ma l’intero pensiero artistico: la sfida di raccontare un mondo in profondo e continuo cambiamento è riassunta efficacemente nel motto: «Il nostro teatro è la città stessa, fatta di luoghi, storie, interazioni e persone. Un invito all’incontro attraverso pratiche artistiche multiformi».
L’intero programma sarà strutturato attorno a questa idea cardine, che si svilupperà attraverso le opere presentate dai diversi artisti e che cercherà di indagare modi diversi di connessione tra lo spazio urbano e il pubblico. Nonostante il programma dettagliato non sia ancora stato svelato, ci sono già alcuni nomi.
Tra i protagonisti ci saranno i quattro vincitori del bando Open / Creazione Contemporanea, che dal 2012 sostiene la sperimentazione e la ricerca di nuovi linguaggi artistici. La formazione perginese Azione_Improvvisa Ensamble inviterà il pubblico a indagare lo spazio attraverso un’esperienza sonora interattiva; gli architetti trentini di Quasark675 porteranno un’installazione mobile urbana; il gruppo vicentino Dance Makers coinvolgerà gli spettatori in una performance partecipata di danza urbana; infine i Full of Beans, associazione di Latina, allestiranno una piccola sala cinematografica in cui verranno restituite le storie della comunità.
Non mancheranno ospiti di rilievo come la compagnia Agrupación Señor Serrano, vincitrice del «Leone d’Argento» alla Biennale Teatro 2015 e attualmente in tournée con l’ultima produzione Bir-
die, che indaga il tema delle migrazioni, e Claudia Castellucci della celebre Socìetas Raffaello Sanzio di Romeo Castellucci, ma anche artisti che in passato hanno saputo creare spettacoli di rottura e riflessione: Cristian Ceresoli, autore del contestato La Merda,e Giuliano Scarpinato, che con il suo Fa’afafine ha portato in scena la libertà di autodeterminazione dei bambini.
La programmazione 2018 comprende molti graditi ritorni, a partire dalla compagnia milanese Circolo Bergman, specializzata in percorsi performativi con l’ausilio di cuffie wireless, e il gruppo Dynamis, che l’anno scorso aveva animato le piazze di Pergine con il gioco interattivo Y – La variabile del calcio.
Sempre nell’ottica di stabilire un dialogo diretto con la comunità, la compagnia portoghese Malavoadora presenterà il progetto teatrale di apertura del festival Un manuale sul lavoro e la felicità,
per il quale sono aperte in questi giorni le selezioni per 20 partecipanti (maggiori informazioni su www.perginefestival.it). Insomma, un festival tutto da scoprire e da vivere in prima persona.