Dolomiti Pride L’ateneo aderisce Rovereto dice no
Delibera all’unanimità del Senato. La motivazione: «È un percorso di riflessione e sensibilizzazione» Zanella: «Viene riconosciuto il valore culturale dell’evento». Ma il Comune di Rovereto non aderisce
Dolomiti Pride, c’è il patrocinio dell’ateneo. Delibera all’unanimità del Senato. La motivazione: «Percorso di riflessione e sensibilizzazione». Zanella soddisfatto: «Così viene riconosciuto il valore culturale dell’evento». Anche Rovereto aderisce. La mozione era partita dal Consiglio degli studenti il 28 novembre con la richiesta ai vertici dell’ateneo.
TRENTO La mozione è partita dal Consiglio degli studenti. Il 28 novembre, l’assemblea ha formalmente chiesto ai vertici dell’ateneo di patrocinare il Dolomiti Pride. Barbara Poggio, prorettrice con delega all’equità, la settimana scorsa s’è poi fatta carico della necessità di presentare in Senato accademico l’istanza, elencando le ragioni per cui l’ateneo avrebbe dovuto sostenere l’evento in agenda il 9 giugno. Risultato: la delibera è arrivata. Ieri i senatori hanno approvato all’unanimità la proposta e l’università di Trento aderirà moralmente all’intero programma di incontri e appuntamenti.
La decisione è ben motivata nel testo del provvedimento. «Nel mese di giugno la città di Trento ospiterà il Dolomiti Pride, ovvero una iniziativa pubblica di commemorazione della rivolta di Stonewall di New York del 1969, data simbolica di inizio del movimento di liberazione omosessuale — si legge nell’incipit — Il Dolomiti Pride si configura come un percorso di riflessione e sensibilizzazione, in cui sono previsti una serie di eventi culturali diversi, culminanti in una marcia aperta a tutta la cittadinanza, che avrà luogo il 9 giugno, per dare visibilità a tutte le diversità e ribadire valori di inclusione, autodeterminazione, uguaglianza e la lotta all’omo-bitransfobia». Fin qui le premesse. La delibera elenca poi tre ragioni, su tutte, che spingono alla concessione del patrocinio. La prima: «L’università degli studi di Trento riconosce la tutela delle pari opportunità tra i propri obiettivi fondamentali ed è impegnata a promuovere direttamente e indirettamente, nei corsi di studio e nel proprio modello organizzativo, una cultura di tolleranza e di valorizzazione delle differenze. L’ateneo è altresì impegnato ad attivare le proprie competenze per individuare e rimuovere qualsiasi discriminazione basata sul genere, l’appartenenza etnica, il credo religioso o le convinzioni personali, le disabilità, l’età o l’orientamento sessuale». La seconda: «Numerose strutture e diversi dipartimenti dell’ateneo prevedono tra le proprie aree di studi e ricerca anche i temi della diversità e delle discriminazioni, anche in relazione all’orientamento sessuale (in particolare per quanto riguarda le aree psicologica, sociale, culturale e giuridica)». La terza: «Tra gli eventi culturali promossi nell’ambito del Dolomiti Pride ve ne sono diversi organizzati in collaborazione con gruppi di ricerca o personale docente o ricercatore dell’università di Trento». Di qui la decisione, vidimata all’unanimità. «L’università ha una responsabilità sociale — riflette Poggio — deve infatti assolvere anche alla cosiddetta terza missione». Con coraggio, rimarca la docente che suggerisce alle istituzioni «di prendere posizione» e «superare le paure che spesso frenano le intenzioni». Perché, aggiunge, «la società civile è molto più avanti di ciò che si crede». «Un patrocinio importante — fa eco Paolo Zanella, Arcigay — È vitale che il mondo della cultura prenda posizione e riconosca i valori di uguaglianza e inclusione che il Pride ve- icola». Non solo. L’adesione dell’ateneo, rimarca Zanella, conferma la bontà del programma: «È stato riconosciuto il valore culturale dell’evento». Ma il bicchiere, per gli organizzatori, è mezzo pieno. Se l’ateneo ha aderito idealmente al Pride, Francesco Valduga ha deciso di non farlo. Dopo il niet della Provincia c’è quindi quello di Rovereto. Tra i patrocinatori, invece, i Comuni di Trento e Bolzano nonché la Provincia di Bolzano.
Oltre a formazione e ricerca dobbiamo impegnarci con i cittadini Poggio Così rispettiamo la terza missione della nostra istituzione