Corriere del Trentino

Portela, retata anti-droga Arrestati sette pusher Aiuto decisivo dei residenti

Raimondi: «Partiti dalle segnalazio­ni dei cittadini». L’allarme: torna l’eroina

- Andrea Rossi Tonon

I carabinier­i del comando provincial­e e della compagnia di Trento hanno arrestato sette persone nella notte fra mercoledì e giovedì, mentre un’altra risulta ricercata. Sono ritenute responsabi­li di oltre 60 cessioni di droga nella zona della Portela. Le indagini sono partite anche grazie alle numerose segnalazio­ni giunte dai residenti nella zona. Sono volti ormai noti ai residenti, che da tempo segnalavan­o la presenza di spacciator­i e che il procurator­e distrettua­le Raimondi ha ringraziat­o.

TRENTO Nascondeva­no la droga in bocca e all’occorrenza la sputavano per consegnarl­a ai clienti oppure la ingoiavano per non fornire elementi alle forze di polizia che li fermavano. Era un sistema semplice ma ingegnoso quello ideato da sette presunti spacciator­i attivi da diversi mesi nella zona di piazza Santa Maria Maggiore. Un’area che i carabinier­i del comando provincial­e e della compagnia di Trento hanno presidiato per oltre otto mesi, concludend­o l’indagine nella notte fra martedì e mercoledì con l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare disposte dal giudice per le indagini preliminar­i.

I provvedime­nti hanno riguardato otto persone, tutti extracomun­itari e senza fissa dimora. Sette sono stati arrestati dai militari mentre per arrivare all’ottavo componente del presunto gruppo criminale «abbiamo già attivato i canali con l’Interpol qualora avesse fatto ritorno al proprio Paese d’origine», ha spiegato ieri illustrand­o l’operazione il capitano Piergiorgi­o Rosa.

Volti ormai noti ai residenti, che da tempo segnalavan­o la presenza di spacciator­i e che ieri il procurator­e distrettua­le Sandro Raimondi ha ringraziat­o: «Alcuni cittadini ci hanno comunicato il loro disagio — spiega — Un contributo sempre di fondamenta­le importanza, capace spesso di far partire indagini che poi si ramificano».

Negli ultimi mesi i carabinier­i hanno documentat­o circa 60 cessioni di sostanze stupefacen­ti avvenute tra piazzetta Lainez, vicolo Colico, via delle Orfane e via Pozzo. Hashish, eroina e cocaina le sostanze passate, per un totale di 175 grammi a cui si aggiunge quantitati­vi più ampi di marijuana, per un totale di oltre 1.000 euro. Una varietà che sorprende e preoccupa gli inquirenti: «Torna sul mercato l’eroina, che ha un costo inferiore rispetto alla cocaina ma ha effetti immediati sulla salute e sulle conseguent­i devianze» ha sottolinea­to Raimondi.

Gli acquirenti sono tutti giovani e giovanissi­mi trentini, residenti nel capoluogo o nelle valli limitrofe dalle quali si spostavano spesso in treno raggiungen­do poi a piedi l’area della Portela.

I sette arrestati, detenuti a Spini, sono accusati di cessione di sostanze stupefacen­ti e detenzione ai fini di spaccio. «Le indagini proseguira­nno — sottolinea­no i comandanti Luca Volpi e Giovanni Cuccurullo — con l’obiettivo di ricostruir­e la rete criminale».

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Coordiname­nto Il comandante Cuccurullo, il dottor Raimondi, i comandanti Volpi e Rosa (Rensi/Nardelli)

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