Portela, retata anti-droga Arrestati sette pusher Aiuto decisivo dei residenti
Raimondi: «Partiti dalle segnalazioni dei cittadini». L’allarme: torna l’eroina
I carabinieri del comando provinciale e della compagnia di Trento hanno arrestato sette persone nella notte fra mercoledì e giovedì, mentre un’altra risulta ricercata. Sono ritenute responsabili di oltre 60 cessioni di droga nella zona della Portela. Le indagini sono partite anche grazie alle numerose segnalazioni giunte dai residenti nella zona. Sono volti ormai noti ai residenti, che da tempo segnalavano la presenza di spacciatori e che il procuratore distrettuale Raimondi ha ringraziato.
TRENTO Nascondevano la droga in bocca e all’occorrenza la sputavano per consegnarla ai clienti oppure la ingoiavano per non fornire elementi alle forze di polizia che li fermavano. Era un sistema semplice ma ingegnoso quello ideato da sette presunti spacciatori attivi da diversi mesi nella zona di piazza Santa Maria Maggiore. Un’area che i carabinieri del comando provinciale e della compagnia di Trento hanno presidiato per oltre otto mesi, concludendo l’indagine nella notte fra martedì e mercoledì con l’esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare disposte dal giudice per le indagini preliminari.
I provvedimenti hanno riguardato otto persone, tutti extracomunitari e senza fissa dimora. Sette sono stati arrestati dai militari mentre per arrivare all’ottavo componente del presunto gruppo criminale «abbiamo già attivato i canali con l’Interpol qualora avesse fatto ritorno al proprio Paese d’origine», ha spiegato ieri illustrando l’operazione il capitano Piergiorgio Rosa.
Volti ormai noti ai residenti, che da tempo segnalavano la presenza di spacciatori e che ieri il procuratore distrettuale Sandro Raimondi ha ringraziato: «Alcuni cittadini ci hanno comunicato il loro disagio — spiega — Un contributo sempre di fondamentale importanza, capace spesso di far partire indagini che poi si ramificano».
Negli ultimi mesi i carabinieri hanno documentato circa 60 cessioni di sostanze stupefacenti avvenute tra piazzetta Lainez, vicolo Colico, via delle Orfane e via Pozzo. Hashish, eroina e cocaina le sostanze passate, per un totale di 175 grammi a cui si aggiunge quantitativi più ampi di marijuana, per un totale di oltre 1.000 euro. Una varietà che sorprende e preoccupa gli inquirenti: «Torna sul mercato l’eroina, che ha un costo inferiore rispetto alla cocaina ma ha effetti immediati sulla salute e sulle conseguenti devianze» ha sottolineato Raimondi.
Gli acquirenti sono tutti giovani e giovanissimi trentini, residenti nel capoluogo o nelle valli limitrofe dalle quali si spostavano spesso in treno raggiungendo poi a piedi l’area della Portela.
I sette arrestati, detenuti a Spini, sono accusati di cessione di sostanze stupefacenti e detenzione ai fini di spaccio. «Le indagini proseguiranno — sottolineano i comandanti Luca Volpi e Giovanni Cuccurullo — con l’obiettivo di ricostruire la rete criminale».