Cassa centrale, un utile di 13,4 milioni
Fracalossi: «Contenti dei risultati: il 2017 è stato un anno impegnativo» Bankitalia emana le disposizioni di vigilanza. Federcasse: la riforma parte
Isoci di Cassa centrale banca hanno approvato ieri l’ultimo bilancio prima della trasformazione in capogruppo, con nascita fissata il primo gennaio prossimo. L’utile è di 13,4 milioni.
I soci di Cassa centrale banca in assemblea ieri hanno approvato l’ultimo bilancio prima della nascita della capogruppo nazionale del credito coop. Ccb da sola ha un utile da 13,4 milioni di euro; con Phoenix, Ibt, IbFin e Assicura l’utile arriva a 35 milioni. L’altra sera Bankitalia ha emanato le Disposizioni di vigilanza, completando formalmente il quadro normativo della riforma. Federcasse valuta positivamente l’impianto: «Un’attuazione coerente è la prossima sfida».
Quello di ieri è stato il primo bilancio approvato dopo l’aumento di capitale sottoscritto dalle banche aderenti, che saranno 90 alla data di partenza, a gennaio 2019. Tema importante quello della gestione non performing loans (Npl). Il totale dei crediti deteriorati lordi si è attestato a 109 milioni con un calo di 27 milioni. Il tasso di copertura delle sofferenze è dell’85% quello del totale del credito deteriorato è del 70%. Attenzione al governo dei costi: al netto dei circa 20 milioni di oneri straordinari per il progetto del Gruppo Bancario Cooperativo, il cost income ratio si colloca al 50%, «ad un livello quindi molto positivo».
Il valore aggiunto globale è pari a 86,5 milioni euro. A fine anno il patrimonio gestito era dl 5,5 miliardi (+23%). Il fondo Nef ha masse in gestione per 2,7 miliardi. Le operazioni effettuate con le carte di debito e credito di Ccb sono 133 milioni , per 11 miliardi di valore. Il credito al consumo ha erogato 70 milioni su 7000 posizioni.
Il presidente Giorgio Fracalossi afferma: «Siamo soddisfatti dei risultati raggiunti che confermano ulteriormente la bontà delle scelte strategiche effettuate e la nostra capacità di fare impresa. Il 2017 è stato un anno impegnativo considerando che oltre all’attività corrente, si è dovuto fare fronte anche alle attività straordinarie legate alla preparazione della nuova realtà che siamo chiamati a realizzare in applicazione della riforma del credito cooperativo. Il nostro Gruppo Bancario Cooperativo avrà un Cet1 ratio consolidato del 18,2%. Valore che ci pone al vertice della classifica dei gruppi bancari nazionali». Il patrimonio è ora di 1,73 miliardi. Il gruppo di Ccb avrà in tutta Italia 1500 sportelli, 11.000 dipendenti, 45 miliardi di impieghi e un patrimonio di 6,7 miliardi.
Rispetto alle disposizioni di Bankitalia, Federcasse valuta positivamente alcuni aspetti normativi, su cui sono state accolte le osservazioni della squadra di Augusto Dell’Erba, come l’estensione della competenza territoriale delle Bcc (più flessibile) e l’operatività «con non soci e fuori della competenza territoriale». Interviene anche il presidente di Confcooperative Maurizio Gardini: «Una riforma innovatrice che consentirà il rafforzamento del Credito Cooperativo».