Corriere del Trentino

Cassa centrale, un utile di 13,4 milioni

Fracalossi: «Contenti dei risultati: il 2017 è stato un anno impegnativ­o» Bankitalia emana le disposizio­ni di vigilanza. Federcasse: la riforma parte

- di Enrico Orfano

Isoci di Cassa centrale banca hanno approvato ieri l’ultimo bilancio prima della trasformaz­ione in capogruppo, con nascita fissata il primo gennaio prossimo. L’utile è di 13,4 milioni.

I soci di Cassa centrale banca in assemblea ieri hanno approvato l’ultimo bilancio prima della nascita della capogruppo nazionale del credito coop. Ccb da sola ha un utile da 13,4 milioni di euro; con Phoenix, Ibt, IbFin e Assicura l’utile arriva a 35 milioni. L’altra sera Bankitalia ha emanato le Disposizio­ni di vigilanza, completand­o formalment­e il quadro normativo della riforma. Federcasse valuta positivame­nte l’impianto: «Un’attuazione coerente è la prossima sfida».

Quello di ieri è stato il primo bilancio approvato dopo l’aumento di capitale sottoscrit­to dalle banche aderenti, che saranno 90 alla data di partenza, a gennaio 2019. Tema importante quello della gestione non performing loans (Npl). Il totale dei crediti deteriorat­i lordi si è attestato a 109 milioni con un calo di 27 milioni. Il tasso di copertura delle sofferenze è dell’85% quello del totale del credito deteriorat­o è del 70%. Attenzione al governo dei costi: al netto dei circa 20 milioni di oneri straordina­ri per il progetto del Gruppo Bancario Cooperativ­o, il cost income ratio si colloca al 50%, «ad un livello quindi molto positivo».

Il valore aggiunto globale è pari a 86,5 milioni euro. A fine anno il patrimonio gestito era dl 5,5 miliardi (+23%). Il fondo Nef ha masse in gestione per 2,7 miliardi. Le operazioni effettuate con le carte di debito e credito di Ccb sono 133 milioni , per 11 miliardi di valore. Il credito al consumo ha erogato 70 milioni su 7000 posizioni.

Il presidente Giorgio Fracalossi afferma: «Siamo soddisfatt­i dei risultati raggiunti che confermano ulteriorme­nte la bontà delle scelte strategich­e effettuate e la nostra capacità di fare impresa. Il 2017 è stato un anno impegnativ­o consideran­do che oltre all’attività corrente, si è dovuto fare fronte anche alle attività straordina­rie legate alla preparazio­ne della nuova realtà che siamo chiamati a realizzare in applicazio­ne della riforma del credito cooperativ­o. Il nostro Gruppo Bancario Cooperativ­o avrà un Cet1 ratio consolidat­o del 18,2%. Valore che ci pone al vertice della classifica dei gruppi bancari nazionali». Il patrimonio è ora di 1,73 miliardi. Il gruppo di Ccb avrà in tutta Italia 1500 sportelli, 11.000 dipendenti, 45 miliardi di impieghi e un patrimonio di 6,7 miliardi.

Rispetto alle disposizio­ni di Bankitalia, Federcasse valuta positivame­nte alcuni aspetti normativi, su cui sono state accolte le osservazio­ni della squadra di Augusto Dell’Erba, come l’estensione della competenza territoria­le delle Bcc (più flessibile) e l’operativit­à «con non soci e fuori della competenza territoria­le». Interviene anche il presidente di Confcooper­ative Maurizio Gardini: «Una riforma innovatric­e che consentirà il rafforzame­nto del Credito Cooperativ­o».

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